A grande richiesta, la ricetta in rosa di oggi sarà salata. Era tantissimo tempo che volevamo sperimentare qualcosa di molecolare ma ci sembrava troppo “piccolo chimico”: e se poi esplode tutto? come reperire il materiale necessario? sarà tossico se qualcosa va storto? e via con una lunga serie di punti interrogativi catastrofici. Poi arriva Uno, Uno Cookbook , vegan foodblogger e creativissimo amico di rete. Che con la sua naturalezza e semplicità ti spiega come utilizzare gli ingredienti più “particolari” (alcuni davvero mai sentiti e pensare che credevamo di avere una certa cultura in materia ma c’è sempre da imparare… , come rendere super belli (e buoni) i piatti vegan e come fare il “caviale” di arance sanguinello (qui la ricetta originale per chi volesse provare una versione totalmente cruelty free)… Scatta l’idea di rifarle, e in rosa. Primo step: recuperare una bilancina di precisione. Secondo step: ordinare il sodio alginato e il calcio cloruro in farmacia. La prova con la barbabietola e con il pompelmo rosè erano perfette di consistenza ma il colore.. non si poteva proprio guardare (fotografare). Allora? Cosa saranno mai quelle lacrime? Un momento ancora, su.. I blinis, per chi non lo sapesse, sono delle specie di pancake russi, solitamente preparati con grano saraceno e accompagnati con panna acida, salmone e caviale o uova di salmone. I nostri sono al kamut. Pronti a partire con la terza ricetta tutta in rosa?
Tempo di realizzazione: un’oretta + riposo un’altra oretta
Difficoltà: molto meno del previsto!
- 200 gr. latte
- 200 gr. panna acida (se non la trovate sostituite con Philadelphia, oppure potete realizzarla ma sappiamo che non vi andrà quasi in tutti i casi!)
- 1/2 bustina lievito per torte salate
- 100 gr. farina di kamut
- 80 gr. farina 00
- sale
- 2 tuorli bio
- zucchero
- olio Evo (o burro per cuocerli)
- una fetta di salmone affumicato + per accompagnamento
- sale nero o pepe per un tocco di colore a contrasto
Sciogliete il lievito nel latte, aggiungete 2 cucchiai di panna acida e i rossi d’uovo. Mescolate bene e aggiungete le farine setacciate, il sale, lo zucchero. Coprite con la pellicola trasparente e lasciate riposare in frigo per un’oretta almeno. Aggiungete gli albumi montati a neve al resto dell’impasto, con delicatezza. Scaldate in una padella antaderente poco olio (che andrete ad aggiungere ogni volta, spennellando con un pennello di silicone -indoviniamo il colore?) o di burro sciolto, formate dei dischi di impasto aiutandovi con una spatola e cuocetene max 3 o 4 per volta, un paio di minuti, girate una sola volta e cuocete un altro minuto. Sulla cottura dovrete prenderci un pò la mano. Metteteli man mano che sono pronti in un contenitore coperto con un canovaccio per tenerli al caldo. Serviteli tiepidi con la cremina preparata frullando la rimanente panna acida, il salmone a pezzettini e sale. Aggiungete a piacere altri pezzetti di salmone per decorare/accompagnare, sale nero e le “lacrime”, ovviamente.
Ps. sprigionano un profumino… irresistibile!
Per le lacrime molecolari rosa:
- 100 gr. Campari Mix (che andrà a “sgrassare” il salmone e a dare un tocco amarognolo)
- 200 gr. acqua
- 1 gr. sodio alginato (ordinato e acquistato in farmacia) – serve una bilancina di precisione
- 1 gr. calcio cloruro (ordinato e acquistato in farmacia)
Prendete 2 ciotoline, in una versate il Campari Mix, nell’altra l’acqua a temperatura ambiente. Aggiungete al Campari Mix il sodio alginato e mescolate dolcemente anche se non si scioglierà bene e vi sembrerà inutile. Cercate di schiacciare i “grumi” con il cucchiaio. Mettete a riposare 1o minuti. Aggiungete all’acqua il calcio cloruro, questo si scioglierà facilmente con un cucchiaino. Mettete il composto gelatinoso rosa in una sacca da pasticcere monouso e tagliate la punta a pochi millimetri della punta, versate a gocce il composto nell’acqua e vedrete che rimarranno separate delle gocce gelatinose, lacrime o caviale che dir si voglia. Al termine, raccogliete le gocce in un colino, sciacquatele e pronto! Facile no?
Buon fashion gusto!
Perfetti con: ballerine pois (thanks to look around)