Risale a pochi giorni fa il primo messaggio di Brad Pitt su Sina Weibo, un social network cinese a metà fra Facebook e Twitter. In pochi si aspettavano una mossa del genere da parte del compagno di Angelina Jolie, soprattutto alla luce delle celebri alternative americane, decisamente più gradevoli dal punto di vista visuale.
Il divo di Hollywood ha salutato i fan dell’Estremo Oriente con un messaggio sibillino: “È la verità: sto arrivando.”
Il tweet ha lasciato di stucco un po’ tutti anche perché è cosa nota che il governo della superpotenza non si annoveri fra i fan dell’attore. Ed è tutta colpa di 7 anni in Tibet: la pellicola di Jean-Jacques Annaud, risalente al 1997, non fu gradita dalle autorità cinesi che arrivarono a vietare l’ingresso nel proprio paese alla stessa mega-star. I potenti di Pechino non avevano mandato giù la rappresentazione, a dir loro negativa, del proprio esercito nel film.
Nel frattempo il tweet è stato cancellato. Ad animare la pagina rimangono soltanto i quasi 200mila cinesi che hanno deciso di diventare follower di quel capitalista di Brad Pitt.
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