Di Maria Chiara Laurenti
Il fenomeno del brand stretching, si sa, è ormai universalmente noto.
Marchi dediti alle produzioni più varie inseriscono il proprio brand in quanti più settori possibile, al fine di allargare il proprio bacino di guadagno.
Questo fornisce una serie di vantaggi in termini di visibilità e profitto per il produttore e ampia scelta per l'acquirente.
Tutto ciò crea però parecchia confusione e rischia di “appiattire” il mercato; qualità e tradizione rischiano infatti di essere fagocitate dalla standardizzazione portata da un consumismo di cui da qualche tempo si è perso il controllo.
E' bizzarro incappare ormai quotidianamente in un profumo griffato Ferrari, indossare un gioiello Mont Blanc, avere una 24ore griffata Mercedes-Benz, gustare un Rosso Fiat d’annata.
Nonostante difenda la vecchia teoria del “ognuno faccia ciò che sa, possibilmente al meglio!”..mi rendo conto che l'operazione[+domanda+diversificazione = > profitti] risulti vincente, così a malincuore mi adeguo.,.
Dopotutto questo è l'animo del marketing!!!!!!!!!!!
….......But Anyway.........questo lungo preambolo per venire alla curiosa novità tutta torinese in cui sono inciampata qualche tempo fa sfogliando Torinosette che proponeva in allegatoun interessante catalogo:
“collezione F\W 2010 LLS”.
Apro.. un aitante quarantenne con l'aria da giornalista consumato presenta in una serie di scatti polo, giacche, jeans ed accessori con stampe di articoli, interviste, notizie cult pubblicate negli anni dalla nota testata sabauda.
...che dire ..tutto quanto fa mercato......idea strana,bizzarra,geniale,inutile,assurda???
A voi la parola.... www.lastampastyle.it
A Torino la collezione è in vendita da:
-Olympic(p. S.Carlo 176)
-Vestil (p.Statuto 9)
-Ruffatti (via Accademia delle scienze 4)