Stop ai certificati inutili. Per il Durc (Documento Unico di Regolarità Contributiva) e le certificazioni antimafia, nulla sarà richiesto al cittadino e si dovrà procedere sempre all’acquisizione d’ufficio. Sarà questa una delle misure contenute nel Dl Sviluppo, secondo quanto anticipato dal ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta. Un annuncio che ha sollevato diverse polemiche, e non solo da parte delle opposizioni.
L’obiettivo della nuova misura sarebbe quello di eliminare completamente i certificati nei rapporti con la P.A. e sostituirli con autocertificazioni, mentre le certificazioni rilasciate dalla Pubblica Amministrazione resteranno valide solo nei rapporti tra privati. Su questi ultimi sarà apposta la dicitura: «Il presente certificato non può essere prodotto agli organi della pubblica amministrazione o ai privati gestori di pubblici servizi». In questo modo alle pubbliche amministrazioni e i gestori di pubblici servizi sarà lasciata solo la scelta fra acquisire d’ufficio dati e informazioni o accettare le autocertificazioni.Immediate le polemiche sollevate dal Pd.
Quanto alle vitamine per risollevare l’economia, Brunetta suggerisce di “vendere, vendere, vendere dagli asset pubblici non strategici a tutto quello che non serve e non rende”.
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