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C'era un sogno chiamato Roma

Da Gio65 @giovanniparigi

Come sapete ho scritto a destra e a manca per avere un parere sul mio The synchronisms of Kings 1-2: an insolvable problem or simply a question of approach?  , ma ho ricevuto risposta solo da coloro che non sono competenti, i quali mi hanno rispusto giusto per dirmelo. E pensare che se digitate "synchronisms kings", dunque una chiave di ricerca vaga, compaio in prima posizione e in prima pagina del web mondiale. C'è stato un periodo che questo blog contava decine di visitatori dal Canada (Ottawa) e dalla costa  orientale dell'America (Palo Alto, Redmond, Mountain View). Evidentemente qualcuno leggeva e linkava, altrimenti non si compare in prima pagina, in prima posizione del web di lingua inglese. L'articolo di cui stiamo parlando scavalca lo stesso Thiele (tre sono le cronologie dei Re conosciute e seguite: Albright, Thiele e Galil) e un saggio di un'università americana sullo stesso, identico argomento e di un soffio titolo. Non c'è che dire, una gran bella sodisfazione.

In Italia niente, nessuna risposta e dire che ho dato la soluzione a un problema secolare, quello dei sincronismi dei Re biblici e l'ho data non ricorrendo a chissà quali strane alchimie matematiche, no, solo rifacendo i conti a tavolino, scoprendo, per primo per quanto mi risulta, che tra la scaletta implicita di 1-2Re (il re X di Giuda regnò dal XV° del re Y  d'Israele) e quella implicita, che ci dice espressamente che regnò, ad esempio, 20 anni, ci sono differenze incolmabili, anche di 24 anni. Hai voglia tu a cercar di far quadrare i sincronismi se non ne tieni conto! E' per questo che sono in prima posizione, perchè la mia idea è semplice e funziona: io i sincronismi li faccio tornare e faccio salvi, rendo dignità a due interi libri biblici che gli esegeti nazionali definiscono "squistamente teologici", cioè una sacrosanta baggianata.

Non m'importa se in Italia mi si snobba perchè è di altro che voglio parlare. Voglio parlare di quello che farò qualora Roma decidesse di benedire Medjugorje. Sapete contestualizzo tutto e non faccio mai di un'erba un fascio. So benissimo che nel clero ci sono persone sante e questo mi fa ancora appartenere al cattolicesimo, come sempre è stato del resto. Io sono nato e cresciuto nella Toscana rossa, ancor più rossa nelle realtà di paese. In città ti puoi nasconderre, ma nel mio paese se eri democristiano eri automaticamente un "culo giallo" e dalle auto in corsa ti gridavano:"Democristianoooo!" con la stessa volontà offensiva che avrebbero messo per dirti -non me ne vogliano le prostitute- figlio di puttana (ci sarebbe qualcosa da dir su chi abbia preso ragione dalla Storia e per storia non intendo quella italiana).

Quindi, come avete capito, il marchio del S.P.Q.R ce l'ho cucito addosso, inciso a fuoco, non avendo, per altro, mai, finchè ho votato, cambiato orientamento politico. Ma qualora la Santa Sede, come sembra, benedisse , oltre che la Mar(i)atona, cioè quella sconcezza frugaborsellini delle vedove (chiarirò tutto in un post apposito), Medjugorje mi sbattezzerei perchè andremmo ben oltre il già ampio margine di tolleranza alle offese alla mia intelligenza, margine ampio perchè credo vere le parole di S.Francesco, secondo il quale siamo ciò che siamo agli occhi di Dio e niente più. Infatti se qualcuno mi dà del cretino, cristianamente perdono fino a chiedermi se non me lo sia meritato e se me lo sono meritato lo dico:"Scusa, sono stato proprio un cretino". Ma le cose cambiano se mi consideri un cretino e ti comporti di conseguenza. Se la gospa mi dice ogni tre due di andare a vedere i fiorellini che si aprono al sole, mi considera un cretino; se ogni autunno la gospa mi dice che devo invece guardare i colori delle foglie, mi considera un cretino ed è libera di comportarsi di conseguenza, come libero lo sono io e mi sbattezzo.

Avete in mente quella scena del Gladiatore in cui Massimo si cancella il marchio dei legionari e il nero gli dice :" Quello ispanico non è il simbolo dei tuoi dei?" e lui fa sì con la testa? Avete in mente  poi il nero guerriero che aggiunge:" Questo non li farà infuriare?" e Massimo fa cenno di sì ridendo? Bene, dipendentemente da come andranno le cose Oltreoceano assisteremo a una scenetta simile. E a chiunque pensasse che sono un esaltato citando The gladiator rispondo che ho seguito un corso di scrittura creativa e sto solo seguendo il consiglio di dare sempre potenza a quanto si scrive, per cui pesco immagini da quel capolavoro.

Ora che ci penso:"C'era un sogno che era Roma, ma non è questo, non è questo!"


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