Oltre al riconoscimento di Mvp dell’anno, in Nba un altro premio molto importante è quello del miglior sesto uomo, ovvero quel giocatore che pur partendo dalla panchina offre un rendimento molto significativo per le sorti della propria squadra. Nella scorsa stagione questo premio fu assegnato a Lamar Odom, che con la maglia dei Lakers iniziando le gare da seduto riuscì a realizzare una media di oltre 14 punti 8 rimbalzi e 3 assist ad incontro risultando fondamentale per i giallo-viola. Quest’anno Odom non gareggerà per questo premio ma ci sono tanti altri giocatori che ambiscono a questo speciale riconoscimento, noi ve ne elenchiamo qualcuno.
Cifre alla mano il candidato numero uno a questo premio potrebbe essere James Harden degli Oklahoma City Thunder. Il “moicano” sta disputando la sua miglior stagione Nba, viaggiando a 16.7 punti, 4.1 rimbalzi e 3.9 assist ad incontro, il tutto in 31 minuti di gioco (tanti per un panchinaro) contribuendo in maniera rilevante alla conquista della prima posizione nelle Western Conference da parte dei suoi Thunder.
Insieme ad Harden troviamo uno storico sesto uomo già vincitore di questo premio nella stagione 2008-09, ovvero quel Jason Terry che ha trovato di sicuro la sua miglior dimensione nel ruolo di panchinaro di lusso. Il Jet infatti viaggia ad oltre 15 punti ad incontro in 31 minuti di media risultando la miglior guardia della squadra e il secondo realizzatore dei Mavs dietro Nowitzki.
Altro giocatore in corsa è senz’altro l’argentino Manu Ginobili, anche lui già vincitore di questo titolo nella stagione 2007-08. Il numero 20 degli Spurs, seppur martoriato dagli infortuni viaggia a più di 12 punti ad incontro con il 41% da 3, in soli 24 minuti di gioco. Coach Popovich si fida ciecamente di lui, tanto che nei momenti caldi degli incontri gli affida sempre i palloni più importanti, e sa benissimo che se l’argentino è in forma può essere davvero immarcabile. Oltre a questi tre “panchinari” di lusso ci sono altri giocatori che pur non partendo in quintetto stanno dimostrando il loro valore; ci riferiamo a Jordan Crawford dei Wizards 14.7 punti di media in 27 minuti ad incontro; Antony Morrow dei Nets con 12.8 punti di media in 27 minuti e Kemba Walker dei Bobcats che in 27 minuti realizza poco più di 12 punti a partita, che per una matricola non è niente male.
Insomma i pretendenti a questo speciale premio sono tanti ma molto probabilmente i primi tre citati sono quelli che se la giocheranno fino alla fine con il “barba” Harden in vantaggio sugli altri, sia per la crescita che ha avuto nell’ultima stagione, ma soprattutto per il super campionato che stanno disputando i giovani Thunder.
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