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CARI BERLUSCONIANI, state tranquilli, la frase non è mia. L’ho presa in prestito dal Financial Times. In ogni caso la penso allo stesso modo: il sipario è calato e Berlusconi è un buffone. Come definire un ex presidente del Consiglio che, condannato da 3 tribunali, dichiara "sono innocente"? Ma come, non dovrebbe difendere le istituzioni della Repubblica? Sembra un calciatore che contesta l’arbitro e infatti gli hanno dato il cartellino rosso, segno che la presidenza del Milan A.C non gli ha insegnato proprio niente. Nemmeno Al Capone avrebbe trattato la magistratura con tanto disprezzo.
COMUNQUE non preoccupatevi: Berlusconi è morto ma il suo erede è già in gestazione e si sta preparando ad abbindolarvi con le stesse frottole. Che poi sono quelle ben note: Dio, patria e famiglia, il mito di chi non capisce niente della gestione di un paese e punta su quelli che ritiene valori sicuri. Dopo il naufragio della Democrazia Cristiana, lo spazio per il ricatto familiar-religioso è rimasto libero e Berlusconi se lo è accaparrato, avendo perfino la furbizia di condirlo con le tette e i culi delle sue TV invece che con l’ormai obsoleto incenso della DC. In realtà degli interessi dell’Italia se n’è sempre infischiato, essendo troppo concentrato sui propri. Il suo elettorato sarà preso in consegna dal Morsi di turno che trasformerà le elezioni in un referendum pro o contro Dio. E le casalinghe, la prima forza elettorale italiana, si sa già da che parte stanno.
Dragor