Dopo aver vinto la Lotteria NBA per la terza volta negli ultimi quattro anni, dimostrando di avere una discreta dose di fondoschiena, i Cleveland Cavaliers si trovano di fronte ad una scelta importante, ovvero decidere su chi puntare per continuare la ricostruzione e riuscire a risorgere già a partire dall’immediato presente. La notte del prossimo 26 giugno al Barclays Center, il Commissioner Adam Silver, al suo primo Draft, chiamerà, salvo sorprese che al momento non sono contemplate, uno tra Andrew Wiggins, Jabari Parker e Joel Embiid.
Mock Draft NBA 2014 by Basketcaffe.com
Nel 2011, un anno dopo l’addio di LeBron James con la famosa decision, i Cavaliers ebbero la prima scelta assoluta e presero Kyrie Irving, il candidato più credibile e sicuro, e infatti a tre anni di distanza è diventato volto e stella della franchigia. L’anno scorso, nel 2013, pur in un Draft enigmatico e abbastanza povero di talento, sorpresero tutti passando i vari Oladipo, Noel, Porter e McLemore per prendere Anthony Bennett, al momento giudicato un bidone ed uno dei peggiori first pick di sempre. Ora non si può sbagliare, il proprietario Dan Gilbert ha scelto un nuovo general manager, David Griffin, e presto sceglierà un nuovo coach, dopo aver cacciato Mike Brown reduce dal primo anno della sua esperienza bis in Ohio.
Vediamo ora i Pro e i Contro dello scegliere Embiid, Wiggins o Parker.
JOEL EMBIID
Perchè sì
E’ un centro vero di oltre 210 cm, con fisico, mobilità di piedi fuori dal comune, mani da pianista, fondamentali, capacità di leggere il gioco e soprattutto enorme potenziale. Originario del Camerun, i paragoni con Olajuwon sono eccessivi ma si intravede un mix di Bynum e del primo Oden. Con lui i Cavs sistemerebbero per un decennio la posizione di centro e magari lasciare lo spot di ala piccola libero per un certo LeBron James…
Perchè no
I punti di domanda sono legati esclusivamente alla sua salute e alle condizioni della sua schiena che lo hanno parecchio limitato nella seconda parte della sua prima e unica stagione a Kansas. E poi perchè Wiggins, e soprattutto Parker, potrebbero avere un impatto più immediato.
ANDREW WIGGINS
Perchè sì
Potenzialmente è il più incredibile talento di questo Draft, un all around alla Paul George con fisico pazzesco, esplosività, mobilità e margini di miglioramento infiniti. Probabilmente va aspettato un attimo perchè anche a Kansas non ha avuto molta continuità ma questo ragazzo canadese è destinato a diventare un All Star in tempi brevi, anche nella sua metà campo con quelle doti. Rimpiazzerebbe il free agent Deng e si completerebbe con Irving visto che non è un mangiapalloni.
Perchè no
Wiggins ha grande potenziale ma non è detto che riesca ad esplodere, è una scommessa e la prospettiva di un lungo come Embiid e in un giocatore più pronto come Parker potrebbe prevalere. Inoltre nel suo unico anno a Kansas ha avuto diversi lampi ma poca continuità, è ancora abbastanza grezzo e va erudito cestisticamente.
JABARI PARKER
Perchè sì
Senza dubbio il più pronto ad essere subito incisivo, per talento, personalità e maturità. Un All Star per i prossimi 10 anni di NBA, un attaccante di razza da 23 punti e 7 rimbalzi tutte le sere, in grado di diventare immediatamente il riferimento offensivo di chi lo sceglie. Con Irving e Waiters formerebbe un trio di bocche da fuoco non indifferente, tutti con capacità di playmaking e anche di finalizzazione.
Perchè no
E’ un ragazzo dall’enorme talento ma che non sembra avere troppi margini di miglioramento. A Duke ha dimostrato di essere molto efficace con la palla in mano e in generale, un po’ alla Carmelo Anthony, deve essere il cuore dell’attacco e il giocatore cui passa la manovra, cosa un po’ difficile nella squadra già di Irving e Waiters. Inoltre è sospetto in difesa e sarebbe difficile da inserire in un gruppo con già troppo esterni porosi nella propria metà campo.
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