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Che dire del governo Monti?

Creato il 06 dicembre 2011 da Firenze5stelle @firenze5stelle

Riceviamo dalla Svizzera un ottima analisi che pubblichamo leggermente in ritardo (e ce ne scusiamo sia con i lettori che con l’autore) ma tutt’ora valida

Mi permetto di farvi conoscere l’articolo che sto spedendo ad un giornale di emigrati (in Svizzera, dove risiedo) e che sara’ publicato nel prossimo numero.  [Leozaquini - Le Locle, CH]

Che dire del governo Monti? E anche: cosa fare?

Per prima cosa ci sono le facce. Sembrano facce di gente normale.

Che dire del governo Monti?E’ già una sorpendente novità. Infatti sappiamo tutti bene che il precedente presidente del consiglio era perseguitato dai giudici. Entramble le camere, 904 parlamentari, durante circa un decennio sono stati occupati a tempo pieno per cercare di trovare una soluzione a questo che pareva il problema fondamentale della nazione. Eppure lui, la vittima della feroce persecuzione, non ha mai smesso di ridere. Un problema di faccia. La moglie e madre dei suoi tre figli lo ha lasciato dicendo: « mio marito e’ malato ». E lui? Sempre li’ a ridere. … La faccia.

E’ forse proprio quella risata perenne, che ha destato la curiosita’, prima, e la diffidenza poi dei mercati finanziari. Adesso il problema fondamentale della nazione e’ il debito pubblico. Chi lo avrebbe mai immaginato? Tra una risata e l’altra di questi 2 mila miliardi di debito ce ne eravamo quasi dimenticati.

Nel momento in cui scrivo il governo Monti non ha ancora detto cosa intendera’ fare di preciso. Si limitano a non ridere a sproposito. Un semplice problema di facce. Eppure ha già un effetto positivo: la credibilità ed il prestigio della nazione Che dire del governo Monti?sono in crescita. Diciamocelo francamente: le facce del governo Monti sono un vantaggio.

Ma vediamo i problemi.

Alcuni dicono che il governo Monti non sarebbe legittimato democraticamente. Esaminiamo la cronologia dei fatti.

A Giugno c’e’ stato un referendum abrogativo. Molti di coloro che presumibilmente avevano votato per la precedente maggioranza sono andati a votare per abrogare alcune di quelle leggi fortemente volute dal precedente governo. Poi c’e’ stato un pesante attacco speculativo nei confronti del nostro debito pubblico.

Che dire del governo Monti?

La « maggioranza » ha perso ulteriori pezzi e non aveva piu’ la maggioranza. In questi casi il Presidente della Repubblica ha il dovere di incaricare qualcun altro di fare un governo. Lo ha fatto, ed e’ nato il Governo Monti: nel pieno rispetto della democrazia rappresentantiva e parlamentare in vigore e che certo puo’ essere migliorata, ma è una ricchezza assicurataci dalla nostra costituzione.

Qualcuno dice « nessuno li ha eletti ». E così dovrebbe essere sempre. Infatti i ministri dovebbero essere esperti nei settori dei loro dicasteri e non « tuttologhi » esperti soprattutto nel « farsi eleggere da qualche parte »

Questa regola costituzionale è rispettata nel caso del governo Monti. Pare eccezionale, mentre dovrebbe essere la normalita’ essendo prevista dalla Costituzione, anche se ai partiti (nel loro insieme) forse dispiace, visto che non la applicano mai.

Pochi sanno che presso la repubblica Veneta una norma di ineleggibilta’ alle cariche pubbliche era il semplice essere membro di un partitoXe el pericolo qu’el faga l’interese del partito e no quelo de la Republica … cio’ … » , dicevano i vecchi saggi della Serenissima.

I partiti esistevano e predicavano le loro convinzioni, ma erano tenuti lontani dall’esercizio del potere. Quella repubblica e’ durata mille anni.

Il governo Monti ha di fronte a sè un parlamento. Quale e’ la rappresentantivita’ e la democraticita’ di questo parlamento, vista le legge elettorale che vieta la scelta dei rappresentanti? E’ questo il vero problema.

Penso che, noi che viviamo in Svizzera, dovremmo approfittare del fatto di vivere in qui per trasferire le cose migliori del nostro paese di residenza presso i nostri concittadini, in Italia. Tutto e’ migliorabile, certamente anche la democrazia in Svizzera, per il momento sembra pero’ dar miglior prova di se’.

Faccio un esempio personale.
Io che scrivo, ho il piacere e l’onore di essere membro del consiglio comunale (che come sapete qui da noi si dice « Conseil général ») del comune di Le Locle. Tra i consiglieri constato che ognuno ascolta e prende in considerazione quello che Che dire del governo Monti?dicono tutti gli altri. Quando si vota, ognuno vota secondo coscienza le proposte di chiunque ed a prescindere dal partito di appartenenza. Le delibere sono in genere prese all’unanimita’. Quando ci sono divergenze queste attraversano tutti i partiti.
Questo clima, che sembra ideale, e’ frutto di questi semplici ingredienti: a) democrazia diretta (non esiste il monopolio del potere legislativo, nella mani di una « casta », b) Non solo «preferenze », ma anche diritto di voto per « panascée » (dare la preferenza a candidati di liste di diversi partiti) c) esecutivi « cooperativi » e non « competitivi »: il contrario del: « voto diretto dell’esecutivo ».

In Italia invece la politica appare piuttosto come una eterna rissa tra “bande rivali”. Ora pare ci sia una tregua, imposta dagli eventi: il governo Monti.

Questo governo non potra’ fare tutto quello che serve. Per esempio non potra’ modificare le regole della finanza mondiale, che pur esigerebbero una pesante manutenzione. Nemmeno si può sapere se riuscira’ a risolvere una situazione politica e finanziaria ormai forse troppo degradata. Speriamo riesca almeno a fare l’indispensabile.

Ognuno di noi cosa puo’ fare? Compito di noi cittadini non è tanto applaudire questo o quello, quanto piuttosto a noi comptete l’esercizio continuo della critica. Nostro compito e’ stare con il “fiato sul collo” a tutti: rappresentanti ed governi. Ma, vista l’anomalia del nostro parlamento eletto con una legge elettorale oggettivamente poco democratica, ritengo che ci sia il pericolo che qualche interesse di partito si frapponga al perseguimento degli interessi generali del paese.

Un secondo altro rischio e’ che un nuovo clima di cooperazione tra le diverse forze politiche (per altro auspicabile) si ritrasformi in una “bicamerale”: invece dei problemi del paese rimetteranno all’ordine del giorno le “persecuzioni dei giudici nei confronti dei politici” o magari, finalmente “tutti uniti tutti assieme”, aumenteranno i loro privilegi, invece di ridurli.

Visti questi pericoli, occorrera’ fare sentire la nostra opinione attraverso tutti i canali di cui possiamo disporre. Se e quando sara’ necessario, dovremo fare sentire, direttamente noi cittadini, la solidarita’ al governo, nel caso in cui il Parlameto la dovesse togliere per motivi non legati al bene comune. Inoltre dobbiamo fare sentire noi, quelle che sono le priorita’ per il paese.

Ma la cosa piu’ importante e’ che dovremo fare tutti assieme lo sforzo di realizzare, noi per primi, quella cosa nella quale il nostro sistema politico ha fino ad oggi clamorosamente fallito: perseguire l’interesse collettivo e non l’interesse personale o (peggio) quello del gruppo.

P.S. : Invito tutto ad ascoltare cosa dice il Min. Monti nel video dal minuto 12,40 … internet? … libro verde? … non vi pare faccia tanto M5S?

Qui mi sa che sta cambiando qualcosa … .

[Leozaquini - Le Locle, CH]

Che dire del governo Monti?


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