Il Papa arriva su Twitter. Parlerà di sessualità, gioventù, economia, etica e altre cose che non lo riguardano.
#papasutwitter @Frandiben
All’inizio, lo ammetto, mi è sembrata una bufala. Pensavo che fosse una di quelle ipotesi lanciate da qualche comico per fare audience. Poi ho visto l’annuncio ufficiale in conferenza stampa della segreteria del Vaticano.
Dunque, è un po’ inquietante ma è tutto vero. Benedetto XVI è il primo papa ad avere un account su un social network. Si chiama @pontifex (che, bisogna ammetterlo, è un nome ridicolo, a metà tra una marca di preservativi e una televendita di materassi). L’account è già attivo da qualche giorno, e, a quanto pare, orde di vecchiette stanno mettendo in croce i nipoti per farsi anche loro un account solo per seguire, anzi per followare (mi viene la pelle d’oca, non succederà mai più, giuro!) il santo padre. Record di followers in pochi giorni (siamo quasi a 500.000 utenti) dunque, ma il papa non ha ancora twittato nulla. Annunciano dalla santa sede che il primo tweet sarà lanciato il 12/12/12 (simpatici, eh?) da Benny in persona e sarà la risposta ad una delle domande che i fedeli sono stati chiamati a porre sui misteri della fede al capo della Chiesa Cattolica con l’hashtag #askpontifex. Ma in che lingua si comunica col Papa? in latino? ebbene no, l’account di @pontifex sarà multilingue (per ora inglese, portoghese, tedesco, italiano, polacco, spagnolo e arabo) e i suoi tweet saranno “perle di saggezza” sulla fede.
Altro annuncio in conferenza stampa: il papa non seguirà nessuno. Dunque, chi mi ama mi segua, ma io non mi metto certo a seguire qualcuno! e va beh, da una parte si può capire… è il principio che da secoli utilizza la Chiesa per predicare, dimostrando di non aver capito un tubo di come funziona la rete. E immancabilmente il tentativo di autorevolezza, diventa facile bersaglio di derisione. Ma per avere maggiori chiarimenti, dice il portavoce, state connessi!
Al di là delle proprie credenze religiose, comunque, il fatto in sé è davvero una rivoluzione. Come al solito i perni del potere sono vecchi e ogni tanto devono aggiornarsi. Ci arrivano sempre con un po’ di ritardo, ma meglio tardi che mai. Insomma, questo giochetto mediatico forse servirà a portare più fedeli alla messa di Natale, e chi non potrà andarci, avrà sempre la possibilità di seguirlo su Twitter. Ah, dimenticavo di dirvi che è in cantiere anche un AppPapale (prossimamente disponibile anche per Android).
Ovviamente sul web la notizia ha scatenato i commenti degli utenti che non si stanno risparmiando nulla. In tantissimi hanno risposto all’invito e stanno ponendo moltissime domande: con #aspontifex e #faiunadomandaalpapa si possono leggere cose davvero spassosissime, che Gramellini ha sapientemente ripreso oggi sulla Stampa
Insomma, in fin dei conti, si tratta di un capo di stato. Probabilmente il fatto di mettersi online è solo un patetico tentativo di richiesta di attenzione. O forse scopriremo le nuove frontiere della fede in 140 caratteri. Di sicuro è partita la corsa a chi ha più fan (e follwers). Secondo voi saranno di più quelli che tifano Benny16 o JustinBieber? Si accettano scommesse!
ancora una volta… Etuttounsogno!