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Chi odia Fiorello?

Creato il 22 novembre 2011 da Dagored
Chi odia Fiorello?
Rosario Fiorello da Augusta, 50 anni ben portati,  (Ct) torna in prima serata su Rai1 e conferma il successo che sempre, o quasi, ha accompagnato le sue apparizioni televisive: 12 milioni di italiani lo hanno seguito nelle  prime tre puntate dello spettacolo, con numeri e share sempre crescenti. Sono numeri che dovrebbero mettere tutti a tacere, se non altro per il successo commerciale del programma, cosa che alla Rai e soprattutto a Rai1 spesso era mancato.
Non che lo spettacolo dello showman, sia perfetto, che niente è mai perfetto e tutto è migliorabile, ma certamente si può per una volta affermare che in televisione c'è uno che è bravo a fare il suo mestiere, che è quello di intrattenere il pubblico raccontando cose divertenti, cantando e introducendo vari ospiti più o meno famosi.
Invece no, da un paio di settimane a questa parte sembra essere partito il nuovo sport nazionale: il tiro al Fiorello.
Chi odia Fiorello?
Tutto è iniziato con un "Tweet" della comica (per mancanza di prove) Sabina Guzzanti, che dal suo account su Twitter fa sapere che lo show di Fiorello l'annoia.
Si comprende facilmente che la più nota delle ammiratrice dell'ormai ex premier spagnolo Zapatero arda dal desiderio di tornare alla Rai, specialmente dopo che i soldi affidati incautamente ad un consulente finanziario, che le aveva promesso di moltiplicarli piantandoli nel Campo dei Miracoli, sono sfumati nel nulla e un programma pagato dall'ente pubblico sarebbe l'ideale per rimpinguare il conto corrente, per questo è stato imperdonabile l'errore di Fiorello di rispondere per le rime alla notoriamente poco equilibrata collega, reduce  tra l'altro da numerosi flop consecutivi. La risposta di Fiorello alla Guzzanti:
"" Rosicona. Pensa che una volta mi facevi ridere adesso mi fai tristezza!"
non sarà certamente stata il massimo dell'eleganza, ma esprime comunque un giudizio e un sentimento largamente diffuso tra gli spettatori, cosa che però deve aver infastidito qualcuno. Tutti quelli che, in qualche modo, fanno parte, o sentono di far parte della elite degli intellettuali ed impegnati sempre e comunque, anche nelle ore di sonno, a cominciare dai "giornalettisti" del sito Giornalettismo, che si attaccano all'etichetta, perché le donne non si picchiano neanche con un fiore, ai critici seriosi , che parlano bene solo degli amici, o agli scrittori e giornalisti che scrivono in maniera incomprensibile per far vedere quanto sono intelligenti come Fulvio Abbate, che sul Fatto ci fa sapere che preferisce il "talento giustamente carnivoro" di Daniele Luttazzi, ovvero il plagiatore trans oceanico che dopo le note polemiche ha chiuso il suo sito e ha aperto da mesi un account su Twitter sul quale ha pubblicato un solo messaggio, in data 26 Ottobre, sulla uscita nelle librerie del suo ultimo libro. Che sia a corto di "ispirazione"?
Un fuoco incrociato fatto però di pistole ad acqua, perché in realtà questi intellettuali non sono letti che da poche centinaia di persone, delle quali solo poche decine gli da retta, che fa però sorridere della sortita di tale Mariano Sabatini di "metro", che si inalbera davanti alla evidente impossibilità di criticare Fiorello, quando è evidente che è ormai diventato lo sport nazionale farlo.
Ma anche qui Fiorello ha sbagliato nel rispondere all'oscuro giornalista, regalandogli un attimo di notorietà che egli non merita.
Chi odia Fiorello?
Ora è evidente che in Italia si sia persa l'abitudine a guardare cose fatte da professionisti, ovvero con criterio e conoscenza della propria arte, costruite solo per far passare un paio d'ore in relax a un pubblico reduce da una settimana di stress e preoccupazioni, e si sia invece assuefatti a manifestazioni di dilettantismo puro, arricchite però da slogan politici ricorrenti che determinano l'immediato riconoscimento di stare dalla parte "giusta" e di doverne per questo parlare sempre bene, ma almeno si lasci in pace chi il suo lavoro sa farlo e lo fa bene.

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