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Ciak si gira . . . (by Pollo P.)

Creato il 25 agosto 2013 da Simo785

Ciak si gira . . . (by Pollo P.)

Dall’archivio del Bar Frankie, pubblicazione originale del Novembre 2012.

E’ un dato di fatto innegabile, quando un film “sportivo” o incentrato su tematiche sportive, coglie nel segno diventa un must , da tramandare di generazioni in generazioni…..

Un film noto a tutti è “Fuga per la Vittoria” del 1981 di John Houston; la storia reale di fatti accaduti nella seconda guerra mondiale, ovvero la partita di calcio “della morte” svoltasi a Kiev nell’agosto del 42’, tra nazisti e un gruppo di prigionieri di guerra.

Tra i tanti attori, il portiere Stallone e il capitano Michael Caine, ricordiamo il centravanti Pele’autore della spettacolare rovesciata del pareggio, e i calciatori Bobby Moore, Van Himst, Ardiles , Wark , Deyna…….

Ciak si gira . . . (by Pollo P.)

Un altro film, uscito agli inizia degli anni 80’ che fece grosso scalpore oltre che vincere numerosi premi, è la storia del pugile newyorchese un po’ suonato un po’ stonato, Jake La Motta, interpretato da Robert De Niro, diretto Martin Scorsese.

La trama è molto semplice e ripercorre la vita del pugile da forte e tenace combattente, proveniente dal Bronx , LaMotta sale lentamente i gradini del mondo della boxe scontrandosi con la realtà dei protettori e manager, alla fine, dopo alcuni match, tra i quali ricordiamo quelli con Sugar Ray Robinson, Jake arriva finalmente a poter contendere il titolo al campione del mondo dei pesi medi, vincendolo.

Nel contempo la sua vita comincia ad essere costellata da grossi problemi e la parabola discendente di La Motta presto investe anche lo sport, perde il titolo, fino a ritirarsi dalla boxe dopo pochi anni., contemporaneamente la sua discesa irrimediabile gli farà perdere l’amore, la famiglia le amicizie e gli affetti……finirà a fare la parodia di se stesso intrattenendo avventori in squallidi locali

Sia per il contenuto che per l’interpretazione da Oscar, questo viene ritenuto universalmente il miglior film in ambito sportivo……

Io però preferisco due titoli , uno abbastanza recente e conosciuto, l’altro un po’ più datato ma avvincente, ovvero “Ogni maledetta Domenica” e “L’uomo delle Sogni”, interpreti Al Pacino e Kevin Costner.

Il primo è la storia degli “Sharks” di Miami squadra di football in crisi di risultati dopo la morte dell’anziano proprietario.

Allenata da Tony D’Amato, un coach vecchio stile, capace e stimato nell’ambiente, anche se spesso osteggiato dalla stampa e che non gode più della fiducia della dirigenza, in particolare da parte della giovane presidente Christina Pagniacci, figlia del proprietario deceduto ed intenzionata a rinverdire i fasti ed i successi passati.

A complicare le cose giungono anche l’infortunio del carismatico quarterback Cap Rooney, ed il carattere ribelle ed ostile alle regole dell’astro nascente Willie Beaman, sostituto di Cap e, nonostante il grande talento, inviso all’allenatore ed ai compagni di squadra.

Dopo aver mostrato il football americano nelle sue varie sfaccettature, dal rapporto tra i giocatori allo staff, dalla stampa all’atteggiamento dei politici, e mostrato la faccia nascosta dello sport americano, il film raggiunge il suo apice spettacolare con l’incontro di primo turno di play-off a Dallas contro la squadra locale, nel quale gli Sharks ottengono la vittoria negli ultimi secondi, anche grazie al mutato atteggiamento di Willie….. il tutto dopo uno dei monologhi più interessanti ed intensi di Mr.D’Amato/Al Pacino negli spogliatoi……

L’uomo delle Sogni invece è la storia di Ray Kinsella (Kevin Costner), un agricoltore da poco trasferitosi in campagna con la moglie e la figlia piccola, una sera, mentre cammina tra le alte piante del suo campo di granoturco, sente una voce dirgli: “Se lo costruisci, lui tornerà”. Stupito e impaurito, Ray crede di sognare, ma quando sente nuovamente quella voce, segue il suo istinto e costruisce un campo da Baseball dietro casa. Non sa perché, ma sa che deve farlo. Una sera lo scopre sul campo ove si materializza “Shoeless” Joe Jackson (Ray Liotta) con lui, gli altri sette giocatori della storica formazione dei Chicago White Sox, che nel 1919 furono squalificati a vita con l’accusa di aver venduto una partita delle World Series (il cosiddetto Scandalo dei Black Sox

Ray non crede ai propri occhi, ma la sua “missione” non è terminata. Sempre guidato dalla “Voce”, capisce che deve rintracciare alcune persone, apparentemente “slegati” tra loro, tutti questi personaggi hanno invece a che fare con una persona, John Kinsella (Dwier Brown), il padre di Ray, grande tifoso dei White Sox, con il quale i rapporti erano diventati difficili, e che morì giovane.

Ray alla fine capisce che forse ha ora l’occasione per “rivedere” il genitore. Terence e tutti i giocatori di Baseball vanno “Laggiù”, tra le piante di mais, nell’aldilà. Ray, all’inizio risentito perché ritiene che Terence abbia preso il suo posto in quel “viaggio”, poi capisce, grazie alle parole di Joe, che la “Voce” era la propria, e che lo scopo di tutti quegli avvenimenti era rivedere suo padre; e lo ritrova nel catcher John si rivela, togliendosi la protezione dal viso, e assieme a Ray gioca a baseball, come da sempre avrebbe voluto fare.

Qualsiasi film, genera in noi un’emozione differente : di sogno e libertà, oppure voglia di cambiare il proprio status e destino, o voglia di rivincita e trasmettere i propri ideali, oppure desiderio di rivedere qualcuno o qualcosa che non c’è più…..

Soprattutto seguendo queste  trame, le metafore della vita, si intrecciano con quelle sportive; e nella vita di ognuno di noi, si riflettono, generando quell’emozione intesa, che rende “quel film” per noi, un evento indimenticabile.

E voi quale film “sportivo” ricordate, e perchè ?


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