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Cloud Nine - La culla della notte (I parte)

Da Lerigo Onofrio Ligure @LerigoOLigure
Si fermarono a riposare solo quando trovarono un enorme mucchio di spazzini morti, accatastati in maniera sistematica e con cura maniacale. Nessuno sano di mente si sarebbe piegato a fare una follia simile, specie considerato il rischio che altri spazzini si facessero vedere. Se gli uomini di T’Taf l’avevano fatto, c’era un motivo valido e in cuor suo Selene sapeva che quello spettacolo raccapricciante era solo per i suoi occhi.
La sua squadra era rimasta in silenzio, così come Larsson. La perfetta geometria con cui erano disposti i cadaveri aveva dell’ammirabile, se si escludeva il tanfo di carne morta.– Stanno incominciando a farmi più paura dei Mutanti. – ammise Roman.– Hai lo stomaco debole? –– Ho visto di peggio, ma nessun dannato incensato si prende la briga di fare una cosa simile se non ha qualcosa di marcio nella sua testa bacata. –Niemi ridacchiò – Abbiamo visto pile di cadaveri dei nostri e città distrutte, un po’ di coreografia in più non ci spaventerà di certo. –Selene scosse il capo – Non si tratta di coreografia: è uno schema, un disegno. –Larsson scosse il capo – Gli incensati non sono così scrupolosi e di certo non giocano al gatto col topo con gli xatrani, non quando possono piantare qualche pugnale nella schiena di un avversario. –Selene notò che la distanza dalla catasta principale aumentava di un passo per ogni cadavere, descrivendo una diagonale di corpi fino al bordo della grotta e così a raggera fino a completare la circonferenza. Ci mise un attimo per capire che c’erano delle intersezioni volutamente riempite con altri cadaveri, ma senza alcun dubbio comprese che T’Taf le aveva lasciato un messaggio.Costruì nella sua mente la proiezione della rappresentazione macabra, associando a ogni cadavere una lettera dell’alfabeto. Non trovando soluzione utilizzò i numeri e infine convertì quelle cifre in coordinate.– Rods cosa c’è a tre gradi nord, cinque gradi est da noi? –– I sensori non arrivano a quella distanza, Armiere. –– Sarebbe un buon posto per nascondersi. – giudicò.Rods interpretò quella frase come una domanda, tanto che ammise – L’amministrazione militare ha pianificato un nuovo scandaglio per quelle coordinate tra sei mesi e sette giorni, signore. Pare che l’operazione sia stata rimandata più volte in favore di zone più a rischio. –Selene sospirò esausta, non sapeva se essere felice di quella notizia o imprecare. Se c’era la possibilità che gli incensati avessero trovato il loro obiettivo, probabilmente non sarebbero tornati per raccontarlo, ma quelle coordinate potevano anche essere una trappola di T’Taf. – Credi sia saggio giocare con gli incensati? – la richiamò Larsson.Selene avrebbe volentieri lasciato perdere, ma non poteva lasciar andare un dannato Oscuro con le conoscenze di T’Taf, specie se la sua copertura era saltata. I suoi superiori non l’avrebbero presa bene e un incensato protetto da un Capitano di flotta era una pedina scomoda da togliere di mezzo.Non si permise di spiegare quel concetto al Colonnello, era sicura che Larsson non l’avrebbe capita e non voleva perdere tempo a evitare le sue domande. Purtroppo la sua squadra era arrivata alla stessa conclusione e non servì un suo ordine per far impostare le coordinate di quel punto sui palmari di tutti.– Matias. – lo fermò, afferrandolo per un braccio, mentre gli altri andavano avanti.Il Colonnello le sorrise, con un’espressione che fece sciogliere la preoccupazione di Selene, ma quando l’uomo tentò di baciarla, lei evitò il bacio stringendosi a lui – Non voglio che tu venga lì giù. –– Cosa stai dicendo? –– Non voglio che ti succeda qualcosa di brutto. – per tutti i veterani c’era qualcosa di molto peggio della morte ed era venire infettati dal parassita dei Mutanti. Vedere i malcapitati che finivano vittima di quella maledizione era molto peggio che vederli morire e dover essere costretti a uccidere chi ne era infettato poteva essere una vera e propria tortura.– Non mi succederà nulla, Selene. –Per tutta risposta Selene lo baciò, fissandolo negli occhi per un tempo indefinito – Dannazione non dovevo innamorarmi alla mia prima missione come coordinatore! –Larsson parve divertito da quelle parole, ma non le fece notare che si era lasciata scappare un’informazione di troppo, specie non fece notare che Selene fosse riuscita ad ammettere i suoi sentimenti. Si limitò a guardarla negli occhi, aspettando una sua reazione.Selene si lasciò andare e appoggiando la fronte sul petto dell’uomo tirò un lungo sospiro – Sto cercando di farti cap… –L’altro la strinse con più energia e afferrandole il mento cercò ancora le sue labbra – Mi basta, ma non ti manderò lì sotto da sola. Non lo avrei fatto per la sconosciuta e non puoi chiedermi di farlo ora. –– Capo non vorrei interrompere questo momento, ma dobbiamo sbrigarci: tutti questi cadaveri sono un banchetto succulento, perfetto per un branco di spazzini rimasti senza cena! – fece notare Niemi con sarcasmo, utilizzando la frequenza della radio.Selene si voltò in direzione della tuta corazzata dell’uomo e si costrinse a separarsi da Larsson. Era la fredda esperienza di situazioni simili a suggerirle che dovevano muoversi e che non c’era tempo di lasciarsi andare: T’Taf era a caccia e quei messaggi erano solo un modo per stuzzicarla ancora di più.Le coordinate che le aveva fornito erano invece un modo come un altro per continuare un gioco fatto di certezze e menzogne, che probabilmente avrebbero portato allo scontro. C’è tutto il tempo per mettere a tacere gli incensati. Ora ti servono soluzioni alla tua situazione e non sopporteresti l’idea di lasciare i tuoi in balia degli eventi mentre tu dai la caccia a quei pazzoidi di Oscuri!Riprese a camminare nella direzione indicatale da T’Taf, dopotutto era la strategia migliore e se l’incensato avesse avuto intenzione di attaccarla, non sarebbe stata la griglia dei sensori a fermarlo. Quindi le coordinate che T’Taf le aveva fornito erano in qualche modo utili. Restava da capire se fossero più utili alla sua causa oppure alla missione di Selene.– Rods hai un dato qualsiasi su dove siamo diretti? –– Rilevazioni delle squadre di assalto. Datate trentadue anni fa. –– Cosa? Sono rilevazioni fatte durante la guerra! –L’hacker sembrò indignarsi – Sono rilevazioni in loco, effettuate da una squadra di recupero inviata dal Capitano Kolovich in persona. Le rilevazioni sono state trasferite al CAO su ordine del direttore in persona, nessun’altra informazione in merito. –– Potrebbe essere cambiato tutto, perché interessarsi a qualcosa trovato trent’anni fa? – chiese Selene, più a se stessa che alla donna. Del resto non aveva alcun senso che ci fosse qualcosa d’interessante in quei tunnel. Chiunque avrebbe potuto arrivare in quel punto, se i Mutanti fossero stati meno pericolosi. Però fino a oggi nessuno è mai riuscito a tornarci. Persino la griglia di sensori evita quel luogo.

Cloud Nine - La culla della notte (I parte)

Fare la spia vi sconvolgerà la mente!


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