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Come agnelli in mezzo ai lupanari

Creato il 19 gennaio 2011 da Ilpescatorediperle
Della melma in cui siamo avvilupati si parlerà ancora molto. Condivido in pieno l'editoriale de Il Post di quest'oggi. Definirei la situazione una democrazia postribolare. Occorrono delle dimissioni immediate, definitive. Non verranno mai dalla spontanea volontà di un uomo che crede che il suo ruolo sia una proprietà privata. Devono venire necessariamente da uno scatto d'orgoglio del Parlamento, che voglio sperare non sia composto da 945 Scilipoti. Usciti finalmente dalla democrazia postribolare, occorrerà pensare al post-tribolare, ad un periodo di ristabilimento di un paese civile dopo il suo lungo disfacimento. Ovviamente, siamo tutti coinvolti in questo andazzo.
La cosa che fa più sorridere, e che, se fossimo già un paese civile, dovrebbe essere oggetto di perpetuo ludibrio, è la posizione della gerarchia della Chiesa Cattolica in tutto questo. Lo stupore dei vari Bertone, Bagnasco, Ruini ecc. è semplicemente esilarante. Forse, non è più possibile contestualizzare.Queste persone hanno appoggiato per 15 anni le alleanze di centrodestra, anche con la Lega, anche con l'allora Msi, anche con Berlusconi e i suoi dubbi comportamenti personali, sulla base della garanzia delle rendite di posizione e delle sfere di influenza su cui queste gerarchie credono di poter ancora contare.E' interessante che oggi Berlusconi invochi, per faccende spregevoli, la tutela della libertà individuale. E' lo stesso Berlusconi che, benedetto dalla Chiesa, cercò di forzare ogni regola costituzionale con il decreto Englaro. E la persona che chiede, seguito a ruota dal sempre più imbarazzante Piero Ostellino, la tutela dello stato di diritto, è la stessa che non ha mosso un dito per chiarire la triste vicenda di Stefano Cucchi, infangata dal suo sottosegretario Giovanardi, e su cui del resto la stessa gerarchia ecclesiastica non ha detto una parola (benché si sia svolta a Roma, la diocesi del successore di Pietro, che pure a Roma fu incarcerato ingiustamente...dettagli, forse). Senza contare il caso Boffo, che si è ormai delineato come una vera e propria lotta all'interno della gerarchia, basti ricordare che Berlusconi fu il principale sostenitore, allora lodato, del Family Day.
Sono anni che i vertici della Chiesa Cattolica sono conniventi con l'azione politica di un uomo che nulla, nulla ha a che vedere con i suoi insegnamenti. Non c'entra il fatto che ci siano brave persone che votano centrodestra, che la base delle parrocchie e dell'associazionismo abbia posizioni più diversificate. Resta la colpa, a mio modo di vedere assai grave, di aver, per così dire, fatto cadere l'intero edificio per tenere in mano un mattone. Oggi ci si sorprende di ciò che, invece, si è sempre saputo benissimo. Che i vizi privati sono stati sottovalutati non a favore di inesistenti pubbliche virtù, ma di altri "vizi": il potere, il controllo sulla vita e sulla morte delle persone, le agevolazioni fiscali per sé e per le proprie scuole, e via discorrendo. Questa Chiesa, come ha spiegato in modo perfetto Alberto Melloni tempo fa, replica ancora una volta se stessa nell'appoggio "per esclusione" che già motivò l'alleanza con il Fascismo. Con il risultato che, ancora una volta, il meno peggio si è rivelato in realtà il peggiore di tutti.
Update: ecco, come volevasi dimostrare.
Come agnelli in mezzo ai lupanarida TEMPI FRU FRU http://www.tempifrufru.blogspot.com

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