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Come equilibrare gli alimenti estremi e sopravvivere alle feste

Da Laviamacrobiotica @LaViaMacrobio

 

Come equilibrare gli alimenti estremi e sopravvivere alle feste

Le feste sono arrivate e con loro i pranzi e le cene di Natale, per non parlare del Capodanno….insomma sgarri e abbuffate sono in agguato.

Ma niente paura, con qualche piccolo accorgimento nell’abbinamento dei cibi, potrai sopravvivere indenne (o quasi) alle feste.

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Spesso mi sento chiedere “Ma a Natale come fai? Il panettone non lo mangi mai? E il torrone e….?”

Non bisogna cadere nell’equivoco molto diffuso secondo il quale chi nella quotidianità è molto attento alla propria alimentazione, rinunciando a parecchie “cose buone”, rimanga rigido su queste posizioni 365 giorni all’anno. Non è così. Almeno non per tutti. Il rischio non è solo quello di non godersi la vita, ma di cadere nell’ortoressia, una sorta di malattia, di fissazione per l’alimentazione, che non lascia spazio a nessun tipo di “sgarro”, mai e poi mai e diventa ben presto un’ossessione che invece di portare salute e felicità, porta malumore, ansia, stresssensi di colpa!

Ogni tanto, soprattutto nelle occasioni speciali come le feste, se non ci sono problemi di salute particolari, può essere benefico dare la priorità agli aspetti sociali e conviviali, piuttosto che a quelli salutistici. Questo non significa che non si possa cucinare un pranzo di Natale in versione “sana”, ma senza diventare intolleranti e rigidi, soprattutto nei confronti degli altri, quindi se la zia di turno arriva a casa con il panettone o con qualche altra leccornia non facciamone una malattia.

Si dice che Rudolf Steiner, il padre dell’antroposofia, noto vegetariano convinto, quando si trovava a cena con i suoi allievi, ordinasse la carne, sia per non creare “difficoltà” ai commensali, sia per discutere dei rischi della rigidità alimentare.

Con questo non ti sto invitando a mangiare la carne durante le feste, ma a riflettere sull’importanza di scelte alimentari consapevoli guidate dalla consapevolezza e dal buon senso.

Quindi il mio invito è di prenderti cura della tua salute attraverso il cibo ogni giorno, ad ogni pasto, ma di prenditi cura anche del piacere e delle relazioni sociali con i tuoi parenti ed amici, soprattutto nelle occasioni speciali, senza ansie e senza sensi colpa!

Ma veniamo agli accorgimenti per bilanciare i cibi estremi e risentirne il meno possibile.

Alcuni alimenti sono dotati di energie molto forti, tanto da risultare per il corpo “estreme”, quindi di difficile gestione.

Questi alimenti sono la carne, le uova, i salumi, i formaggi, i latticini, l’alcol e gli zuccheri raffinati.

Proprio perché dotati di energie così marcate e potenzialmente dannose conviene consumare questi alimenti con molta moderazione, possibilmente soltanto nelle occasioni speciali e abbinandoli in modo consapevole per ridurne gli effetti dannosi.

Uno dei metodi per bilanciare (temporaneamente) un energia estrema è abbinarla ad una altra energia estrema ma di segno opposto. Quindi lo yin bilancia lo yang e viceversa.

Non è un caso che alimenti come le carni e il vino siano per tradizione sempre abbinati. Esiste evidentemente una saggezza intuitiva che ci ha guidati nella scelta del cibo.

Infatti l’alcol è in grado di mantenere in movimento i grassi saturi animali, riducendo il loro deposito. Inoltre dilatando i vasi ne riduce l’indurimento. Quindi se ti capita di mangiare della carne, abbinala ad un bicchiere di vino.

In questo caso il forte yin dell’alcol bilancia il forte yang della carne e viceversa.

E per bilanciare i dolci?

Questo è già più difficile, purtroppo. In questo caso non possiamo avvalerci dell’equilibrio tra estremi, ma utilizzare alimenti che per loro natura portano equilibrio e stabilizzano la glicemia: i cereali integrali in chicco.

Se parliamo di dolci naturali, cioè senza zuccheri raffinati, il problema non si pone, ma se parliamo dei dolci classici, quelli che probabilmente mangerai durante le feste, panettone, torrone & company, la situazione si complica perché non solo trasferiscono al corpo un’energia yin eccessiva e alterano la glicemia, ma lo privano anche di vitamine e sali minerali.
L’impoverimento di micronutrienti è difficile da sanare, quindi è meglio cercare di ridurlo al minimo abbinando nello stesso pasto cibi che “ricaricano” il corpo di sali minerali e vitamine: le alghe per esempio.
Una bella zuppa di miso in apertura del pasto è sufficiente, anzi, la presenza del miso aiuterà l’intestino a “reggere” l’impatto con i cibi più difficili. Il sushi è un buon modo per consumare le alghe. Per i vegetariani o vegani c’è il sushi senza pesce. E per i più coraggiosi…il patè d’alghe! Un vero concentrato di sali minerali e vitamine.

C’è un altra categoria di alimenti che richiede un po’ di attenzione: i cibi grassi.

I grassi, se non sono accompagnati da un’intensa attività fisica, tendono ad accumularsi e a creare ristagno e deposito. Per deposito si intende l’accumulo di grasso sotto forma di adipe, ma anche di colesterolo nelle pareti dei vasi. Per ristagno si intende un rallentamento delle funzioni vitali e dell’energia del corpo.
Tra tutti i grassi, i peggiori sono quelli saturi. I grassi saturi si trovano nel cibo animale, ma non solo! L’olio di palma è un grasso saturo che si trova in alcuni alimenti vegetali come la margarina, il burro di soia e alcuni dolci (per esempio alcuni panettoni vegan). Quando c’è scritto olio vegetale non idrogenato, senza specificare di quale provenienza, è sicuramente olio di palma.
Puoi contrastare la tendenza al deposito e al ristagno dei grassi saturi attraverso l’uso delle rape, che aumentano il metabolismo dei grassi aiutandone l’eliminazione. Per rape si intendono principalmente il daikon, i ravanelli, il cavolo rapa, ecc. Anche lo zenzero e le alghe hanno la capacità di rimuovere i grassi.

In ultimo devi fare attenzione all’eccesso di proteine animali.

Per bilanciarle devi abbinarle alle verdure, che alcalinizzano riducendo l’effetto acidificante delle proteine animali. Ma non è solo una questione di ph, c’è anche un problema di “intossicazione” da tossine. I cipollotti sono efficaci nel neutralizzare le tossine della carne. Il modo più efficace è metterli in un brodo di miso.
E’ utile bere di più, bere tè kukicha leggero, consumare porri e cipolle per il loro effetto diuretico, rape, zuppa di miso, foglie verdi e insalatini.

Bilanciare gli eccessi è possibile, ma è una grossa fatica per il corpo, quindi è bene utilizzare i cibi “problematici” saltuariamente, anche se con i giusti abbinamenti e accorgimenti.

Ecco per te un elenco sintetizzato per orientarti negli abbinamenti:

Carne rossa, salumi, formaggi e uova, abbinali a:

Insalata, frutta, funghi, succo d’arancia, vino, senape, porri, cipolle, rape, zuppa di miso, foglie verdi, zenzero, aceto di riso, umeboshi.

Pesce e molluschi abbinali a:

Cereali raffinati, frutta, foglie verdi scottate, insalata

Zuccheri raffinati  e farine raffinate, abbinali a:

Cereali integrali in chicco, zuppa di miso, alghe

Ti auguro delle feste serene e “moderate” e ti aspetto con l’anno prossimo con i consigli per disintossicarti!

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