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Consiglio dei ministri intercettato

Creato il 26 agosto 2012 da Simodisordina @simodisordina

Consiglio dei ministri intercettatoQuesti tecnici non ce l’hanno proprio quel quid che gli consentirebbe di non far rimpiangere Scilipoti. Per tutta l’estate si erano messi anima e corpo a riportare l’Italia alla normale dialettica democratica e poi finito agosto si rendono conto che non riescono. Così fanno un vertice di 9 ore per decidere che cosa devono fare da settembre. Ecco alcuni stralci di un’ intercettazione che mi ha passato un magistrato palermitano dietro pagamento di una tangente che finanzierà il Partito Comunista Togato Combattente.

“Noi dobbiamo arrivare sino a primavera, poi quando fatte le elezioni Pd e PDL si mettono d’accordo, qualcuno deve restare pure dopo.  Quindi dietrofront, non ci arriviamo se ci dedichiamo solo ad intercettazioni, lotta alla magistratura e a passarelle cielline! Capito! Non ci sapete fare, Silvio è andato avanti 20 anni così, voi nemmeno 20 giorni! E vorreste fare i politici! Tu Fornero hai finito di guardare le videocassette della Santanchè a Porta a Porta?

“No Mario, scusami, mi sono fermata alla prima, quella su come dire “vaffanculo” tenendo le labbra a gommone. Ma riprendo a settembre, stavo finendo quel conticino sugli esodati, mi sono portato i fogli in spiaggia, ma mi sono volati per il vento, poi sono finiti a mare, poi ho pianto, poi ho ricominciato daccapo…”

“Va bene, va bene… insomma almeno se siete economisti, fate gli economisti!”

“Presidente! Io ho idea!”

“Dica pure Passera”

“In alternativa potremmo far venire fuori delle indiscrezioni su una love story tra la Fornero e Casini, è già tutto pronto, Corona, Sorrisi e Canzoni,uno speciale di Vespa, mi pare una buona strategia per l’autunno caldo”

“Non se ne parla! Non siete capaci…”

“Elsa domani tu metti i tacchi e…”

“Basta Passera! Decido io! Direi riprendiamo in mano le liberalizzazioni. Ogni volta che diciamo la parola liberalizzazioni tutti sono d’accordo, vedrete che così riusciremo anche a far dimenticare che Napolitano vuole fare il culo agli allievi di Borsellino. Ci devono essere altre liberalizzazioni, per rilanciare l’economia, per fare la crescitalia, per il salvaitalia, per i giovani, per lo sviluppo, quindi liberalizzare sanità, poste e cultura”

“Ah così, tutto d’un fiato! Bene, su poste e cultura sì che si possono fare soldi a mappate, ne so qualcosa… ma… ho un dubbio, la sanità?”

“Sei un ingenuo Passera, sa quanti soldi mette lo Stato per curare i denti e la cacarella degli italiani?

“No!”

“Nemmeno io, però ora basta, quei soldi lì, li devono mettere i cittadini. Noi siamo una nazione mica una banca!”

“Sissignore!”

“Sì, Mario! Una paccata di miliardi”

“Brava Elsa, però mettili i tacchi, che non si può mai sapere!”


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