Se non leggete bene il capello del titolo, ve lo ricopio qui:
<<Un cronista di Panorama ha vissuto tra gli omosessuali di Roma. E per quasi un mese ha documentato vizi e perversioni di insospettabili sacerdoti dalla doppia vita>>
Senza leggere l'articolo, giò solo questo inciso, cosa mette insieme?
Omosessuali, vizi e perversioni.
Sulla foto voglio sorvolare, sforzandomi di accogliere la provocazione e sorvolare sul fatto che, a parte che quelle mani mi ricordano in modo inquietante quelle di una mia ex coinquilina , per l'ennesima volta l'immagine dell'omosessuale che viene presentata è quella del femminiello che si mette lo smalto come nelle canzoni della Tatangelo
Tutto quello che ha a che fare con questo articolo sembra essere assolutamente insensato. L'inchiesta è insensata: non si capisce se voglia sputtanare i preti o i gay, perchè davvero non si capisce chi ne esca peggio. Da una parte ci sono i preti che vengono dipinti come dissoluti che scopano un altro po' anche sotto l'altare, dall'altra c'è una comunità gay che confrontata a Sodoma e Gomorra, le fanno sembrare giardini dove portare a spasso i lattanti.
E' insensata la reazione del Vicariato di Roma, che strilla che i preti gay devono venire allo scoperto perchè
<<nessuno li costringe a rimanere preti, sfruttandone solo i benefici>>
Per mesi hanno provato a pulirsi la faccia dalla sporcizia della pedofilia raccontandoci della vita sacrificata che fa un prete, delle rinunce, del sacrificio della vocazione e della preghiera e ora? Ora ci parlano di sfruttare solo i benefici? Cosa non ci dite eh? eh? eh?
E poi, ancora più osceno...ma li avete mai sentiti dire che i preti pedofili devono venire allo scoperto? Eh no, loro no, loro non devono essere esposti in pubblico, non devono rinunciare ai benefici, loro ai benefici sono stati tenuti ben stretti, protetti anche quando i loro crimini venivano scoperti, semplicemente spostati di parrocchia in parrocchia.
Ma vaffanculo va