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Convinzioni

Da Laconiglia

[colonna sonora di questo post: Lontano dal tuo cuore - Neffa]
Con-vin-ziò-ni la parola stessa mette dentro consonanti che danno il senso di radicamento.
Con- questa c forte, che sembra dire 'la penso così e così è', -vin- questa v che è sonora e sembra far vibrare ciò che uno si sente dentro, -ziò- questa zeta che quasi taglia via ogni possibilità, -ni, termina la parola, stop.
Avete notato come le convinzioni a volte assomigliano tanto a un semino che viene lasciato sul terreno e che inizia a germogliare anche se magari non ha nessun motivo reale per farlo, se non che casualmente si è trovato nel terreno proprio al momento giusto e che la pioggia gli ha buttato sopra un pò di nutrimento?
A volte le convinzioni che abbiamo hanno veramente poco a che fare con la realtà.
Mi ricordo che quando ero in terza media un mio compagno si era convinto che io volessi essere la cocca della prof di italiano semplicemente perchè l'italiano mi piaceva e se la prof chiedeva qualcosa io rispondevo volentieri. Beh, iniziò a dire questa cosa in classe e all'improvviso tutti pensavano che io stessi facendo di tutto per ingraziarmela. Se la prof chiedeva chi volesse andare a chiamare il bidello tutti avrebbero voluto andare e si offrivano (quale migliore occasione per uscire dalla classe anche se solo per cinque minuti?) ma se lo facevo io...beh, io volevo solo farmi vedere.
Alla fine mi interrogai seriamente e mi chiesi se veramente non volessi inconsciamente essere la cocca della prof.
Se volevo fare la lecchina almeno l'avrei dovuto ammettere con me stessa,no?
Beh, io non volevo essere lecchina. E così non risposi più alla prof, non alzai più la mano e quando mi si chiedeva se avessi finito di leggere un libro che ci aveva assegnato come compito a casa per le vacanze...io rispondevo di no e aspettavo che lo finissero almeno altre due o tre persone prima di dire che anche io lo avevo finito.
E comunque il sospetto mi aleggiò sempre addosso e me lo tolsi solo crescendo e andando alle superiori.
Quante volte anche io mi sarò fatta convincere da convinzioni altrui (la ripetizione in questo caso è necessaria per rafforzare il concetto) su carattere, comportamenti, azioni commessi da altri?
E com'è facile interpretare le cose diversamente da come sono se hai quel semino che germoglia e riceve l'acqua che gli innaffi con le piccolezze che vedi, che magari non hanno molto senso, ma tu decidi che hanno il senso che gli vuoi dare tu e glielo dai e basta.
Convinzioni.
Una persona ti fa notare un'atteggiamento, un comportamento di un'altra.
Tu dici 'macchè, dai, non sarà così come pensi...' poi la cosa ti sta dentro, germoglia e ogni minima cosa all'improvviso la vedi sotto nuova luce.
Come se mettessi una lente che modifica il tuo modo di percepire e vedere le cose.
E chi subisce le convinzioni altrui a volte cade dalle nuvole.
Per carità, non che sempre sia così, mica tutto ciò che facciamo ci è estraneo e i nostri comportamenti sono tutti frutto delle fantasie altrui, ma vi è mai capitata una cosa del genere?
Eri sereno nelle tue idee, e all'improvviso azioni che hai commesso vengono lette in maniera completamente diversa dal significato che tu hai dato.
Ed è brutto, perchè la convinzione non si leva dalla testa di chi ce l'ha e tu puoi dire ciò che vuoi che...no, lei è sempre li che germoglia e cresce.
E allora tu ti interroghi: ma veramente ho fatto questa cosa o ho alimentato questa convinzione?
E a volte è necessario fare un passo indietro e cambiare il proprio atteggiamento, anche se tu andavi sereno per la tua strada, non volevi alimentare nessuna piantina. E così ancora ti sembra di avere tredici anni e cercare il modo di non far credere agli altri cose che non sono vere. E un pò ti viene da ribellarti, perchè tu sai che non hai mai fatto quelle cose dando loro quel significato. Ma continuare a fregartene e andare per la tua strada può voler dire far soffrire qualcuno a cui vuoi bene e allora...
A volte vorrei avere una lente d'ingrandimento per far vedere cos'ho dentro il cuore.
Forse finalmente vivrei meglio.

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