
Si chiude anche questa stagione NBA, si chiude con il tanto agognato trionfo del prescelto, The King LeBron James, che al terzo tentativo è riesco a portare a casa l'anello e il titolo di MVP delle Finals dopo aver vinto l'MVP in stagione.
Ha dominato questi playoffs, è stato un leader per la squadra della Florida, ha messo da parte le paure di un ennesimo fallimento e ha cercato in tutti i modi di non farsi condizionare dall'ambiente ostile che si è creato intorno a lui. Cifre impressionanti le sue che chiude gara cinque con 26 punti, 11 rimbalzi e 13 assist, tripla doppia a suggellare una stagione perfetta per il fuoriclasse originario di Akron. Grande, solito, apporto di Wade, che tra mille infortuni ha giocato una serie finale ad altissimo livello che gli ha permesso di vincere il secondo titolo della sua carriera dopo quello del 2006 sempre con Miami, anche se quest'ultimo vinto non da leader indiscusso, ma ha avuto la grande capacità e umiltà di consegnare le chiavi della squadra al prescelto in maglia 6.
Bosh si è calato perfettamente nel ruolo di comprimario aiutando così la squadra a vincere il titolo, ha lavorato molto sulle piccole cose, quelle che non ti fanno essere in prima pagina o diventare MVP, ma fondamentali nel trionfo della squadra di Pat Riley. Capitolo incredibile quello scritto da Mike Miller in gara cinque, sette su otto da dietro la linea dei tre punti con una schiena che a malapena gli permetteva di camminare, ma con una forza di volontà e foga agonistica che resteranno scolpite nella storia di queste Finals. I vari Miller, Chalmers e Battier hanno giocato la serie finale sopra ogni aspettativa, realizzando canestri decisivi che hanno obbligato la difesa di OKC a prendere decisioni diverse da quelle previste difensivamente, eliminando così un po di pressione su i Big Three di Miami.
Gli sconfitti erano i favoriti, ma alla fine si sono rivelati troppo giovani per un palcoscenico così importante, ma OKC ha dalla sua parte il futuro, hanno dimostrato che possono battere tutti, e questa sconfitta farà parte di un percorso che li porterà a vincere molto nei prossimi 10 anni. Kevin Durant nella metà campo offensiva ha dimostrato di essere un giocatore completo, un fuoriclasse. Westbrook deve sicuramente trovare un equilibrio nel suo gioco e forse imparare a conoscere questo gioco un pò meglio.
La delusione di queste Finals comunque sono stati James Harden ( miglior sesto uomo della stagione) e Ibaka, i due hanno evidenziato molti limiti tecnici e caratteriali, ma hanno tutto il tempo per migliorare e dominare questa lega, a patto che OKC riesca a trattenerli tutti per i prossimi anni.
di Andrea Ferrucci




