Questa sera siamo in 6: A detto P – finalmente riusciamo a combinare! – E e G – anche per loro è la prima volta, conosco già E mentre G lo incontro questa sera per la prima volta – e T – non ci vediamo da diversi mesi ed è sempre un piacere rivedersi dopo un po’ di nascondismo – W ed io.
Il menù oggi prevede soprattutto pesce perché E e G non mangiano praticamente carne, le ricette non mancano.
T all’inizio si estrania, gioca la Roma e lui è tutto un fremito.
Le portate si susseguono ed è sempre una sorta di magia vedere come persone che non si conoscono da prima inizino a chiacchierare amabilmente con interesse reciproco tra un assaggio e un bicchiere di vino.
Le conversazioni si susseguono quanto gli interessi comuni, la partita finisce e T risorge soddisfatto con un panegirico sul liceo classico che resterà negli annali*.
*In greco πανηγυρικός [sott. λόγος], da πανήγυρις, adunanza di tutti, è un componimento oratorio di carattere encomiastico pronunciato in pubblico, per lo più in assemblea, per esaltare i meriti di un personaggio, di una città o di un popolo… il greco antico è importante, altro che Gangnam Style. T mi ha convinto!
Per 6 persone
Pizza alla napoletana con funghi e mozzarella
Farina 500 g
lievito di birra 20 g
mozzarella 200 g
funghi secchi 75 g
olio
pepe
sale
Morale della Pizza alla napoletana con funghi e mozzarella: non saprei scrivervi come è realmente al palato perché vista la presenza di funghi non l’assaggio e ne preparo per me una più piccola solo di mozzarella. Il profumo è molto autunnale.
Zuppa di pesce alla genovese
Pesce assortito 2 kg = calamaro 1, nocciolino 6 fette, gallinelle 3
cozze 500 g
acciughe 3
cipolla
sedano
aglio
gin 1/2 bicchiere
olio
fette di pane abbrustolito 6
maggiorana
pepe
sale
Morale della Zuppa di pesce alla genovese: Ada non ci imbroccherà tanto con le ricette di pesce ma con le zuppe è proprio brava! Questa è davvero notevole. Apporto qualche piccola modifica: non ho vino bianco e sfumo il calamaro con il gin, al posto del prezzemolo uso la maggiorana, tosto le fette di pane invece che friggerle nell’olio. Il pesce è fresco fresco, il brodetto lo faccio con gli scarti – avrei potuto aggiungerne di più – e il trucco è mettere a cuocere prima il calamaro a pezzi con gli odori per un’oretta abbondante poi aggiungere il pesce all’ultimo e farlo cuocere non più del dovuto. Le cozze si cuociono a parte.
Dentice aromatizzato al forno
Dentice 1,5 kg
alloro
rosmarino
limone
olio
pepe
sale
Morale del Dentice aromatizzato al forno: bella bestia. Lo lascio a riposare per qualche ora nelle erbe aromatiche prima di infornarlo, mi rifiuto di infarinarlo e lo cuocio nudo così com’è con un filo d’olio in forno. Con amore misto a perizia chirurgica E lo sporziona, io vinco le guance… meglio di così!
Carciofi lessati in salsa d’oro
Carciofi 4
limone
uova 2
burro
latte
sale
Morale dei Carciofi lessati in salsa d’oro: temevo che questa salsa d’oro fosse di un peso insostenibile mentre invece inganna e la crema d’uovo – che sarebbe la salsa d’oro – è molto appetitosa ma non indigesta.
Bocca di dama
Pasta di mandorle 30 g
zucchero 80 g
uova 3
tuorli 2
farina 80 g
buccia di limone
scorzetta d’arancia candita 30 g
cannella 1 pizzico
burro
Morale della Bocca di dama: l’impasto viene come dovrebbe perché le uova montano al punto giusto mentre sbaglio leggermente tempi e gradi della cottura. Ada scrive sibillina*: “Cuocete in forno di moderato calore per una quarantina di minuti.” Credo che avrei dovuto tenere il calore del forno più basso di quanto non fosse e avrei dovuto intendere la quarantina in senso più esteso perché alla base la pasta è ancora leggermente cruda.
La decoro con due cucchiaiate di Visciole in confettura e al centro una delle amate foglioline di DETOU.
* Dall’aggettivo latino Sibyllinus, derivato a sua volta dal sostantivo Sibylla, “sibilla”; il senso figurato deriva dal fatto che gli oracoli delle sibille erano ritenuti poco chiari o di dubbia interpretazione… la Morale della Cena è che la morale di T si è impossessata di me.