Qualche giorno fa avevo scritto pensando ai consigli per limitare gli sprechi alimentari dei giorni di Natale. Purtroppo i dati di questi giorni sono impressionanti: la Cia (Confederazione italiana agricoltori) ha compiuto un’indagine dalla quale si rileva che tra i prodotti più sprecati troviamo il pane, l’ortofrutta (circa il 40 per cento dello spreco), il latte e i formaggi, la carne.
Gli sprechi maggiori, si avranno soprattutto nei giorni di Natale, quando le famiglie italiane getteranno nei cassonetti dell’immondizia una cifra pari a un miliardo di euro, più di 50 euro a famiglia. Tra Capodanno e l’Epifania nella spazzatura troveranno, invece, alloggio più di 165 mila tonnellate di cibo, per un valore, a nucleo familiare, poco meno di 30 euro. In pratica, circa un terzo delle portate preparate per allestire le tavole delle feste finisce nel bidone della spazzatura.
La Cia ricorda che in un anno ogni famiglia butta 515 euro in alimenti che non consumerà, sprecando circa il 10 per cento della spesa mensile. Una cifra assurda che fotografa un fenomeno in espansione che neanche la difficile congiuntura è riuscita a frenare. Questo significa che l’impatto ambientale di tale fenomeno è anch’esso notevole: basti pensare che una sola tonnellata di rifiuti alimentari genera 4,2 tonnellate di Co2!