Ormai è una consuetudine. Non c’è Draft Nba senza che ci sia un playmaker freshman lanciato dalla dribble drive motion di coach John Calipari. Dopo Rose e Tyreke Evans da Memphis, John Wall da Kentucky, questa volta è il turno di Brandon Knight, ultimo prodotto dalla scuderia Wildcats. Dopo una sola stagione da leader a Lexington, il ragazzo della Florida ha deciso di dichiararsi eleggibile per le scelte, soprattutto dopo un scintillante torneo Ncaa.
Al torneo ha mostrato tutto il suo carisma, oltre che le due doti: giocatore di ottimo atletismo, grande tiro dalla media ma soprattutto terrificante clutch shooter. Spesso esagera, vero, ma gli allenatori adorano vedere il loro play prendersi la squadra sulle spalle quando la gara si decide. E’ cattivo, ha grande ball handling ed è immarcabile in transizione e in uno contro uno. Al contrario difetta di forza fisica (dovrà aggiungere muscoli per il piano di sopra), deve dare continuità al suo gioco perimetrale e coinvolgere di più i compagni. Non è un passatore naturale, preferisce forzare e inoltre è più a sua agio quando può correre piuttosto che giocare a metà campo.
I nomi che si spendono come paragone sono Jrue Holiday, Jason Terry e Gilbert Arenas: giocatori per certi versi diversi e non dei playmaker puri, ma degli elementi devastanti. “Penso sia un miglior giocatore a metà campo e un miglior tiratore di John Wall. E’ molto bravo dal palleggio e ha una grande conoscenza del gioco. Inoltre mette in condizione i compagni di esprimersi al meglio“, ha detto Mark Fox, coach di Georgia che lo ha affrontato diverse volte all’interno della SEC.
Knight è in odore di terza scelta assoluta al draft anche secondo noi: clicca qui per vedere il mock draft completo.
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