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Draft 2011? Non così male!

Creato il 20 gennaio 2012 da Basketcaffe @basketcaffe

Un draft nella norma quello del 2011, si pensava addirittura peggiore del precedente, ma il campo sta rivelendo cose piuttosto interessanti. Una futura stella alla prima scelta assoluta, già pronta per guidare la propria squadra, come direbbe il grande Federico Buffa: “citofonare a casa Irving” (nel 2010 fu Wall il prescelto). C’è lo sciagurato di turno, Derrick Williams, definito tale perchè scelto alla numero 2, posizione da tre anni a questa parte non propriamente felice per gli eletti (Thabeet e Turner ne sanno qualcosa). Poi ci sono molti nomi interessanti, alcuni attesi, altri molto meno. Ma andiamo con ordine. Kyrie Irving quasi si commenta da sè, perchè oltre alle ottime cifre personali (17ppg, 5apg, 3.5rpg col 48% dal campo in 28 minuti), i Cavs in questo momento occupano la settima piazza ad Est, una novità (dopo l’era Lebron) per la franchigia di Cleveland dove ha portato una ventata di freschezza e leadership (Jamison ringrazia). Williams sta faticando ai Wolves: oltre ai normali problemi di transizione college-NBA, c’è da dire che il parco lunghi di coach Adelman è davvero folto: Love, Beasley, Pekovic, Randolph, Milicic, un arsenale davvero niente male. Se non fosse per gli allucinati alley-oop di quel pittore catalano suo compagno di squadra (per altro Rubio è da cosiderarsi a tutti gli effetti un rookie da 10 punti,8 assists, 4 rimbalzi di media e tanto, ma tanto, playmaking…) di lui avremmo già perso le tracce, almeno per questa stagione. Persi nella nebbia Kanter (Jazz), Biyombo (Bobcats), Vesely (Wizards) e il super-atteso swingman da Brigham Young, il chiacchieratissimo James “Jimmer” Fredette (Kings, non proprio la squadra migliore per lui). Ci sono però anche piacevoli sorprese come Iman Shumpert, vero e proprio idolo del Garden con 12 punti di media e molta intraprendenza; il piccolo ma letale Kemba Walker (Bobcats); il compattissimo Draft 2011? Non così male!Brandon Knight (quasi 12, 4 e 3 di media con 43% dal campo e il 40% da 3, Pistons); e per finire con l’inaspettato Norris Cole, play-guardia con la faccia tosta (tale da ritagliarsi minuti importanti nelle rotazioni degli Heat). Steal of the draft? Senza dubbio Marshon Brooks, scelta #25 dei Celtics, subito girata ai Nets, dove la guardia da Providence sta imperversando con 15 punti e 4 rimbalzi in 29 minuti di media e col 47% dal campo. Da tenere d’occhio sicuramente c’è Kenneth Faried (Denver; grande cuore e muscoli sotto le plance ma pochi minuti per ora). Se invece avete un euro da scommettere per il futuro puntatelo su Nikola Vucevic dei Sixers, rookie da USC, classe ’90, 213 cm per 109 kg di peso ma con mani da liutaio e grande intelligenza cestistica. Power to the young!!



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