Se a 20 anni di distanza dalla tua morte vieni ricordato in tutto il mondo con video e messaggi allora vuol dire che sei veramente entrato nell’Olimpo del basket. E non poteva essere altrimenti per uno come Drazen Petrovic, un talento incredibile e un apripista per tutti quei giocatori Europei che al momento popolano (anche con discreti risultati visto il Parker di stanotte in gara-1 delle NBA Finals) la Lega più bella del Mondo. Era il 7 giugno 1993 quando a causa di un incidente stradale in Germania moriva il ‘Mozart dei canestri’ uno dei cestisti europei più forti di sempre e come detto uno dei primi a riuscire ad imporsi in NBA.
Petrovic, guardia classe 1964, nativo di Sebenico e croato di passaporto, era un grande tiratore e un tremendo giocatore di uno contro uno, caratteristiche che hanno convinto i Portland Trail Blazers a portarlo negli USA, dopo le due Coppe dei Campioni vinte con il Cibona Zagabria (1985 e 1986), e la medaglia d’argento Olimpica nel 1992 con la Croazia cedendo soltanto in finale di fronte al Dream Team.
Con i Blazers l’avventura non andò benissimo nei primi due anni, considerato troppo individualista, ma l’esplosione arrivò con i New Jersey Nets, con cui giocò dal 1991 al 1993: oltre 20 punti di media e inserimento nel terzo miglior quintetto NBA.
Quando le cose stavano andando nel migliore dei modi, la tragedia. Incidente stradale insieme alla moglie in Germania, di ritorno dai 30 punti segnati alla Polonia in una gara di qualificazione.
L’amore nei suoi confronti è rimasto sia nella franchigia adesso a Brooklyn, con il suo numero 3 ritirato, e ovviamente in Croazia, che il giorno 7 giugno ha istituito il lutto nazionale.