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E Pomigliano?

Creato il 20 giugno 2010 da Stiven1986

Provocazione? Non lo so. Però colpisce nel segno.

L’indignazione, dalle nostre parti, è un mestiere dai tratti aristocratici. Ci si indigna per le libertà violate, per i bavagli all’informazione, per i puntigli e i principi: le piazze si riempiono di camicie viola e megafoni, i giornali dedicano dozzine di pagine a raccogliere i sentimenti di un intero popolo, si consultano opinionisti, padri della patria, oracoli, ci si incatena davanti ai cancelli della Rai o al portone perennemente chiuso di Palazzo Chigi. Nulla di tutto questo è accaduto ai margini della vicenda di Pomigliano. Ovvero di fronte all’offensiva padronale della Fiat contro i diritti degli operai, diritti indisponibili perché affermati e tutelati dalla Costituzione, come il diritto riconosciuto a qualsiasi lavoratore di poter scioperare per difendere le proprie ragioni.

E la domanda delle domande è:

Perché il popolo viola tace? Perché su questa battaglia di principi e di diritti non si sono ascoltate le voci alte e indignate che abbiamo registrato sul bavaglio ai giornalisti? Perché i direttori dei grandi quotidiani italiani hanno derubricato questa faccenda a una contesa interna alla Cgil e non a uno scontro di civiltà tra un mercato che non vuole lacci e lacciuoli e la civiltà del lavoro che è anzitutto luogo di dignità?



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