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Ecco chi è il black bloc ateo che ha distrutto la statua della Madonna

Creato il 21 ottobre 2011 da Uccronline

Ecco chi è il black bloc ateo che ha distrutto la statua della MadonnaSabato scorso, la distruzione di una statua della Madonna, di un crocifisso e la devastazione della sacrestia con tanto di scritta “Jesus Christ supercazzola” avvenuta nella parrocchia di San Marcellino e Pietro all’incrocio tra via Merulana e via Labicana a Roma da parte dei black bloc, hanno suscitato reazioni di sdegno e indignazione in tutta Italia.

Come si racconta su “Il Corriere della Sera”, mentre sacerdoti e seminaristi permettevano ai manifestanti civili di rifugiarsi nelle chiese, seguendo “la millenaria vocazione della Chiesa all’accoglienza e al soccorso”, a poca distanza gli atei incappucciati riuscivano a sfondare la porta della sala del catechismo della Chiesa di San Marcellino e distruggere tutto. Segnaliamo un bell’articolo di condanna apparso su Il Tempo, uno su Panorama e le significative parole di Paolo Conti, importante firma de “Il Corriere della Sera”: «un gesto senza precedenti nelle cronache di tanti scontri di piazza registrati a Roma da decenni [...]. Vandalizzando due icone indifese (cosa può fare da solo un parroco?) ha frantumato anche ogni ponte con una realtà, il mondo cattolico, che da sempre si adopera per gli ultimi, i più poveri, gli emarginati, i giovani in difficoltà. Guarda caso, gli stessi temi che gli Indignati (quelli veri) pongono alla ribalta del dibattito sociale, non solo in Italia. I Black bloc non sono solo violenti. Sono anche irrimediabilmente perdenti». Il Sindaco di Roma Gianni Alemanno ha annunciato che parteciperà alla Messa che verrà celebrata il prossimo 5 novembre nella chiesa di S. Marcellino, alla quale «inviterò anche l’intera Giunta Capitolina». Il quotidiano “Il Giornale” ha invece pubblicato la foto (qui a sinistra) dell’autore della gratuita violenza chiedendo che ora venga arrestato. Micha Van Hoecke, direttore del corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma, ha invece annunciato che dedicherà un balletto a «quella Madonna massacrata, violata».

Come spiega il parroco don Giuseppe Ciucci ad Avvenire, dopo l’atto vandalico, c’è stata una gara di affetto e solidarietà per la parrocchia. I bimbi del catechismo «che spesso sono distratti», nel vedere quella statua in pezzi sono stati «scossi» e si sono affrettati a portare spontaneamente i loro disegni. Da parte di molti c’è stata «una risposta di fede, di partecipazione e di dolore nei confronti dell’immagine mutilata». E ancora: «Ci sono tante offerte e progetti per le statue, alcuni parrocchiani hanno proposto di ricostruire quella colpita. Ma in più parti il gesso si è proprio sbriciolato». Nessun astio verso coloro che si sono introdotti con la forza e hanno distrutto la statua della Madonna e il Crocifisso, piuttosto perdono. «Ho visto il ragazzo che usciva brandendo la statua mariana. Sembrava che avesse in mano un trofeo».


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