![Fitoterapia si :Ashwaganda e stanchezza. Fitoterapia si :Ashwaganda e stanchezza.](http://m2.paperblog.com/i/141/1418875/fitoterapia-si-ashwaganda-e-stanchezza-L-vwdoOM.jpeg)
La Withania somnifera, comunemente denominate con il nome impronunciabile di Ashwagandha, appartiene alla famiglia delle Solanaceae ed è reperibile in India, Africa e nel Mediterraneo ed è utilizzata da secoli dalla medicina ayurvedica per innalzare la longevità e la vitalità .
La droga è costituita dalla radice, i cui componenti principali sono i witanolidi ,
responsabili dei suoi effetti farmacologici, alcaloidi e sitosteroli .
La ricerca occidentale ha confermato le proprietà antiossidanti, antinfiammatorie,
immunomodulante ed antistress sia da parte della pianta intera sia dei suoi costituenti .
Si è dimostrato che come antiossidante determina un incremento dei livelli endogeni di
superossido dismutasi, catalasi ed acido ascorbico, diminuendo la perossidazione lipidica
Questa pianta agisce come antinfiammatorio attraverso l’inibizione del complemento e
l’inibizione della proliferazione dei linfociti .
Alcuni studi hanno osservato che la Withania somnifera è in grado di innalzare i livelli di cortisolo, diminuire la stanchezza, innalzare le performance fisiche e diminuire la depressione in animali da laboratorio stressati .
A differenza del Panax Ginseng questa pianta ha il vantaggio di non generarne gli effetti collaterali negativi sulla pressione sanguigna,sulla ritenzione idrica, tensione muscolare ed insonnia .
Sono stati osservati degli effetti stimolanti a livello della tiroide, evidenziando un incremento
dei livelli plasmatici di T4, ipotizzando un uso di questa pianta nel trattamento dell’ipotiroidismo.
Uno studio in vitro recente ha evidenziato un effetto protettivo a livello dei condrociti da parte di questo estratto, suggerendo un’alternativa nel trattamento dell’osteoartrite .
La radice di Ashwaganda alle dosi consigliate risulta sicura, può, però, determinare un effetto
sedativo ed interazioni farmacologiche con anticonvulsivanti, antipsicotici, benzodiazepine,
barbiturici, fenitoina, antidepressivi triciclici , acido valproico, primidone e zolpidem.
Per questo non si utilizza in gravidanza ed allattamento e nei bambini.Il suo uso più comune è legato ad un abbinamento con altre piante adattogene, cioè indicate per combattere lo stress, per sfruttarne la sinergia di azione.
Per esempio Echinacea ed Eleuterococco.