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Frittelle ai fiori d’acacia

Da Laviamacrobiotica @LaViaMacrobio

Frittelle ai fiori d’acacia Le acacie sono in fiore!!!!!!!

Come resistere ai loro deliziosi fiorellini bianchi, dolci e profumati.

Fai una bella passeggiata in campagna e raccogli una decina di grappoli di fiori d’acacia. Attenzione agli insetti, perchè i fiori d’acacia piacciono moltissimo alle api!

 

150 g di farina “0″

1 pizzico di sale

1 cucchiaino di lievito naturale

2 cucchiai di marsala

4 cucchiai di malto di riso

acqua q.b.

4-5 grappoli di fiori

olio di sesamo o di mais

Stacca i fiori dal grappolo e controlla che non contengano insettini vari, ad esempio le formiche. Se hai raccolto i fiori in una zona non contaminata non è necessario lavarli.

Mescola bene con la frusta la farina, il sale, il lievito, il marsala, il malto e acqua quanto basta per ottenere una pastella non troppo liquida. Lascia riposare la pastella in frigorifero per 10-15 minuti. Aggiungi i fiori d’acacia e mescola delicatamente. Scalda abbondante olio in una padella e versa la pastella nell’olio a cucchiaiate. Ogni cucchiaiata diventa una frittella. Lascia friggere qualche minuto e se la frittella non è immersa completamente, girala per cuocere anche l’altro lato. Scola le frittelle e asciugale dall’olio in eccesso con carta assorbente.

Servi calde accompagnate da malto di riso o sciroppo d’acero.

I fiori d’acacia sono leggermente lassativi, quindi non bisogna esagerare

;)

Buon appetito!

L’acacia, chiamata anche robinia o gaggia non è originaria del nostro territorio, ma è stata importata in Europa circa 400 anni fa, quando il farmacista e botanico Jean Robin fu incaricato dalla facoltà di medicina dell’univarsità di Parigi di andare alla ricerca di nuove piante medicinali. Scoprì che la robinia era tossica in tutte le sue parti ad eccezione dei fiori e quindi non si diffuse come pianta per scopi medicinali, ma per la sua velocità di crescita, il legno resistente e la capacità di migliorare il terreno.

Emily Dikinson scriveva:

“Per fare una prateria ci vuole un’ape e una gaggia, un’ape, una gaggia, e fantasia. La fantasia da sola è sufficiente, se l’ape è assente.”

Prova questa ricetta e poi raccontami come è andata lasciando un commento. Condividere con gli altri la tua esperienza sarà di grande aiuto per tutti!

:)

 


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