Magazine Cucina

From Orlando to Santiago – s/Cena quarta

Da Pentolapvessione

Oggi è un giorno Bianconiglio… «È tardi, è tardi!»… ma ormai ci siete abituati. Mercoledì 12 dicembre, alla vigilia della cena cibo&musica che si svolgerà domani presso la Tratto-ria MamaLicia di Via Mazzini 50 – se non avete ancora prenotato affrettatevi, c’è ancora qualche posto libero – riesco finalmente ad aggiornarvi la penultima s/Cena cucinata.

Eccoci alla quarta cena di O e del suo progetto artistico From Orlando to Santiago.
Siamo in 8: C – che conosco questa sera per la prima volta – che viene accompagnata da F – e carramba che sorpresa, non ci vedevamo da anni! – C e M – sostenitori storici di pentolapvessione – R – anche per lui ospite la prima volta – O, W ed io.
Il tavolo è al completo. È la serata della Patagonia e del Marocco, dello scambio e della solidarietà, dei grandi concerti, del come trasforma continuare a provare, di pistole, zigomi in titanio, strade e avenidas…
R racconta di un racconto di Neruda, Le tre vedove, che sembra scritto apposta per essere condiviso alla tavola di pentolapvessione.
E chiacchiera che ti chiacchiera anche questa sera si suona fino a tardi.

Per 8 Persone

Uova fritte all’americana

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Uova di quaglia 8
cipolla 1/2
carota
pomodori pelati 1 barattolo
prosciutto cotto qualche dadino
prosciutto crudo
prezzemolo
alloro
olio
pepe
sale

Morale delle Uova fritte all’americana: anche questa sera non poteva mancare l’uovo cosmico, l’origine del mondo abbinato al simbolo del pellegrino. Perché sia strutturalmente possibile adagio l’uovo sopra una sottile fettina di pane. Coquille Saint-Jacques, fettina di pane, salsa di pomodoro, fettina di prosciutto crudo, uovo fritto, dadini di prosciutto cotto.
Fossero uova di gallina come la ricetta originale prevede sarebbero perfette per la colazione del camminatore, talmente energetiche che a mangiarne due si correrebbe il rischio di diventare verdi e trasformarsi in Hulk.

Groviera in biscottini

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Pasta sfogliata
besciamella densa qualche cucchiaio
tuorlo d’uovo
groviera 50 g
parmigiano 50 g
pepe

Morale della Groviera in biscottini: come le uova anche questa sera non possono mancare neppure le preparazioni con la pasta sfogliata. Questi biscottini sono ovviamente burrosissimi, uno tira l’altro che è un piacere.

Minestra crema di prosciutto

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Prosciutto cotto 200 g
burro 70 g
brodo 2 l
crema di riso 100 g
tuorli 2
parmigiano grattugiato
crema di latte 1/2 bicchiere
dadini di pane fritti nel burro trasformati in fette di pane tostate in forno
prezzemolo

Morale della Minestra crema di prosciutto: tra tuorli, brodo e burro anche lei è abbastanza ipercalorica, tant’è che preferisco tostare il pane piuttosto che friggere anch’esso nel burro, anche perché con tutta la pasta sfogliata che ho preparato ne mangeremo già a panetti!
Bollente e cremosa è proprio quello che ci vuole con questo clima polare. Il brodo è di tacchino.

Tacchino in pasticcio

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Tacchino bollito 200 g
patate 6
carote 6
cipolline 300 g
pasta sfogliata
brodo 0,5 l
sale

Morale del Tacchino in pasticcio: classica preparazione di Ada in cui l’”a parte” la fa da padrona. Le verdure vanno cotte una alla volta poi c’è la pasta sfogliata, la salsa… passaggio dopo passaggio il pasticcio è fatto.
Il tacchino che dà anche origine al brodo fa ovviamente parte dei cugini di campagna.

Millefoglie

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Farina 300 g
burro 300 g
composto dolce

Morale del Millefoglie: si prepara come sempre la pasta sfogliata, la si divide in dischi che si fanno cuocere precedentemente in forno e poi è semplice, “il millefoglie si confeziona sovrapponendo questi dischi e inframezzandoli di un composto dolce a piacere”. Sapete quanto amo Ada quando mi lascia qualche grado di autonomia e in quel “a piacere” leggo i miei gradi di libertà. Opto per una crema di zabaione abbinata a marmellata di albicocche e granella di nocciole.



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