Magazine Sport

Golf: Francesco Molinari è sesto nel The Players Championship

Creato il 12 maggio 2014 da Sportduepuntozero

molinari francesco - Foto Massimo PincaFrancesco Molinari ha offerto una nuova ottima prestazione concludendo al sesto posto con 279 colpi (72 70 67 70, -9) il The Players Championship, torneo del PGA Tour equiparato quasi a un major disputato sul percorso del TPC Sawgrass (par 72) a Ponte Vedra in Florida. Ha vinto con 275 (63 69 72 71, -13) il tedesco Martin Kaymer che, in un emozionante finale, ha superato di un colpo Jim Furyk (276 – 70 68 72 66 -12) e di due lo spagnolo Sergio Garcia (277, -11). Al quarto posto con 278 (-10) l’inglese Justin Rose e Jordan Spieth, leader dopo tre giri alla pari con Kaymer, che ha ceduto nettamente con un 74 (+2), e al sesto, insieme a Molinari, anche Jimmy Walker, il nordirlandese Rory McIlroy, risalito dal 28°. l’inglese Lee Westwood e il canadese David Hearn.

Hanno fatto flop i quattro giocatori che potevano sorpassare, con varie opzioni, in vetta alla classifica mondiale Tiger Woods, fermo per l’intervento alla schiena e impossibilitato quindi a difendere il titolo nella gara, conquistato lo scorso anno, e il suo trono. Matt Kuchar, che per riuscire nell’impresa doveva vincere, è terminato 17° con 282 (-6), lo svedese Stenson, al quale occorreva un piazzamento tra i top sei, è finito 34°. Il più gettonato per la successione era l’australiano Adam Scott, secondo nel ranking, al quale bastava entrare tra i primi 16, ma è andato subito in confusione e si è classificato 38° con 286 (-2) affiancato dall’inglese Luke Donald, dall’argentino Angel Cabrera e dallo spagnolo Gonzalo Fernandez Castaño. Il quarto pretendente era Bubba Watson (a segno solo occupando uno dei primi due posti in graduatoria), malinconicamente 48° con 287 (-1) in compagnia di Brandt Snedeker e dei sudafricani Retief Goosen e Charl Schwartzel. Impalpabili Dustin Johnson, 59° con 288 (par), il nordirlandese Graeme McDowell, 62° con 289 (+1), e l’inglese Ian Poulter, 65° con 291 (+3). È uscito al secondo taglio il sudafricano Ernie Els, 72° con 219 (+3), mentre sono andati fuori in quello canonico dopo 36 buche, caduto a 144, Phil Mickelson (145, +1), Keegan Bradley (145), Webb Simpson (148, +3) e il sudafricano Louis Oosthuizen (152 (+8).

Kaymer, trent’anni nel prossimo dicembre, è al secondo successo negli Stati Uniti, dopo quello conseguito nel PGA Championship (2010), il major che brilla nel suo palmares dove compaiono anche nove successi nell’European Tour, due nel Challenge Tour, cinque nell’EPD Tour (l’equivalente tedesco dell’Alps Tour) e uno nel Nedbank Golf Challenge (2012), dove era salito per l’ultima volta sul gradino più alto del podio. Il titolo gli ha fruttato un mega assegno di 1.800.000 dollari, su un montepremi record di dieci milioni di dollari, e il rientro tra i top 50 del wolrd ranking (da 61° a 28°).

Il tedesco ha iniziato il torneo a grande andatura, con un 69 (-9, con nove birdie), poi ha rallentato e ha permesso a Spieth di raggiungerlo al termine della terza frazione. Nella quarta è stato il più pronto alla partenza e ha messo alla frusta i suoi avversari. Con tre birdie in 14 buche e tre colpi di vantaggio sembrava sicuro della vittoria, ma all’improvviso ha rimesso tutto in discussione con un doppio bogey alla buca 15. Nel frattempo Furyk aveva finito la sua bella corsa con un “meno 12” propiziato da un giro finale in 66 (-6) con sei birdie, mentre Garcia si era già arenato su due bogey e il 20enne Spieth pagava la sua gioventù con cinque bogey nella fase cruciale del match, anticipati da due birdie e seguiti da uno. Alla buca 17 (par 3) Kaymer ha sbagliato tutto e si è trovato dopo il secondo colpo con la palla a distanza siderale dalla bandiera, ma ha tolto a Furyk ogni speranza di play off imbucando un putt incredibile.

Il gioco ha subito una interruzione quasi al termine per un violento acquazzone, ma quando sembrava che si dovesse tornare in campo di lunedì è stato possibile riprendere il gioco e concludere. Francesco Molinari è stato fermato quando era sul green della buca 17 e al quarto posto. “Sono un po’ lontano dalla buca – ha detto mentre attendeva di rientrare in campo – ma è ancora possibile segnare il birdie”. E’ venuto però un par, poi alla 18 il terzo bogey di giornata, a fronte di cinque birdie dei quali tre sulle prime cinque buche, lo ha fatto scendere in sesta posizione. ”E’ stata una bella settimana – ha poi spiegato – in cui tutto il gioco ha funzionato e in particolare ho avuto riscontri rimarchevoli dal putter. Ora mi attendono l’Open di Spagna e il PGA Championship a Wentworth: sono due impegni importanti e io mi sento in ottima forma”.

Il torinese ha effettuato una gran rimonta partendo dal 68° posto occupato nel primo giro concluso nel 72 del par. Poi i suoi score si sono abbassati ed è salito progressivamente fino al sesto passando per il 37° nel secondo turno (70, -2) e per l’ottavo dopo il terzo in cui il suo 67 (-5) è stato il miglior score di giornata, emulato anche da Ryan Moore (26° con 284, -4, come Zach Johnson) e da Brandt Snedeker. Nel World Ranking è passato è passato dalla 46ª al 42ª posizione.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :