Harden e Beaubois - destini diversi ma futuro comune: i playoff NBA

Rodrigue Beaubois, giocatore francese, originario della Guadalupe in forza ai Dallas Mavericks e James Harden, losangeleno di nascita e ormai (terzo) idolo delle folle di Oklahoma City hanno vite diverse, ma entrambi i sophomore stanno cercando di definire meglio il loro ruolo nelle rispettive squadre di vertice a Ovest…senza escludere la possibilità d’incontrarsi più avanti nei playoff!
Gli Oklahoma City Thunder (quarti nella Western Conference 48-24) sembrano una macchina perfettamente oleata in ogni meccanismo: ogni mossa di mercato sembra quella più azzeccata e ogni giocatore sembra sapere esattamente quale sia il suo ruolo in squadra. È forse questo il motivo dell’ottima stagione di James Harden: 11.8 punti, 3.1 rimbalzi, 2.1 assist in più di 26 minuti, con il 35.9% da tre, probabilmente la sua caratteristica migliore. Importante pedina dalla panchina, un secondo anno che sta crescendo ma che ha già la giusta attitudine, riassumibile in ‘so quello che devo dare in termini di punti e gioco alla squadra quando entro in campo con il secondo quintetto (di cui sono il leader)’.  Le cifre sono in netta crescita da gennaio: da 8.6 punti a 16.6 punti a partita nel mese di marzo!
Venire dopo che in campo ha giocato Kevin Durant è difficile ma allo stesso tempo più facile: Harden sembra trovarsi perfettamente nel ruolo. Si è conquistato meritatamente attenzione, nonostante la presenza di KD, soprattutto grazie alla sua esuberanza e alla sua sfrontatezza che, nella squadra di Durant e Westbrook, sono un requisito fondamentale!

È più difficile giudicare la stagione di Beaubois con i Mavs (terzi ad Ovest con l’undicesima stagione consecutiva al di sopra delle 50 vittorie stagionali), dato che ha giocato solo 17 partite (quasi tutte da titolare) rientrando il 16 Febbraio. A Novembre era stato mandato in NBDL ai Texas Legends, ma la rottura del piede occorsa in nazionale l’ha tenuto fuori quasi sei mesi. Sicuramente le sue cifre sono interessanti (9.7 punti, 1.9 rimbalzi, 2.5 assist con il 45.7% dal campo in circa 19 minuti in campo), non male considerando che questa è solo la sua seconda stagione in NBA!
Il suo problema è la continuità: alterna partite da 15 punti ad altre da 3. Purtroppo la costanza si raggiunge solo con il tempo e l’esperienza. Carlisle non sembra sempre disposto a dargli sufficiente tempo in campo e in certi momenti della partita preferisce affidarsi al JET. Questi sono i lati negativi di giocare in una squadra più esperta rispetto a Oklahoma, dove la media di età dei giocatori è tra le più basse della lega e l’inesperienza di un giocatore come Harden è mitigata dal contesto.

In ogni caso i 23 anni del francese e la qualità dei compagni di squadra sono la miglior risposta al tempo perso a causa dell’infortunio.
A questo proposito, guardate il passaggio – di chiara ispirazione ‘kiddesca’ – di Rodrigue a Tyson Chandler nell’ultima partita contro i T-Wolves!