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Heat sul 3-1 col dubbio Lebron

Creato il 20 giugno 2012 da Basketcaffe @basketcaffe

I Miami Heat sono ad un passo dal titolo NBA! La notizia però è l’infortunio di James che rischia seriamente di saltare gara-5 o, se ci sarà, sicuramente non sarà in perfette condizione. L’eroe è Mario Chalmers autore di 25 punti, tra cui quelli decisivi negli ultimi secondi di partita. Lasciano qualche dubbio le prestazioni delle star di OKC: Harden liscia la partita chiudendo con 2/10, Durant è tangenziale alla gara per troppo tempo ed in difesa fatica troppo, mentre Westbrook, eroico (43), commette alcune leggerezze da mani sui capelli.

LA CRONACA – L’inizio è tutto per OKC. Il primo canestro di gara-4 è di Bosh ma poi arrivano 9 punti in fila dei Thunder trascinati dalla verve di Westbrook, che tira tutto ma non sbaglia mai costringendo Spoelstra al time out sul 13-3. Miami con i suoi Big comincia a carburare ma la difesa di Sefolosha e compagni è mostruosa così a 3.50 dalla fine del primo quarto è 23-12 dopo un piazzato di Collison. La spinta degli uomini di Brooks è impressionante: il numero di possessi è chiaramente quello favorevole ad Oklahoma City così gli ospiti toccano il +17 sul 30-14, prima che Cole infili la bomba (la prima dei suoi playoff) che chiude i primi 12 minuti sul definitivo 30-17.

L’uomo di Spoelstra è chiaramente Norris Cole: il rookie accende Miami con un’altra tripla ed un rimbalzo, poi Lebron e Wade trovano due canestri da dentro l’area ed in un amen è di nuovo -7. Dalla panchina si alza anche James Jones: altri 3; replica Wade dalla lunga distanza ed è pareggio. Il basket è bello anche per questo: quando tutto sembra andare verso la Florida, arriva un 5-0 firmato Durant-Harden, e Wade per di più prende una botta alla schiena. Flash accusa il colpo ma un fantastico Bosh, ed un James totale (8 punti, 6 rimbalzi e 8 assist dopo 20 minuti) tengono a contatto la squadra contro un Westbrook scatenato, che ci capisce pochino, ma fa sempre canestro (18 punti a metà)! Il primo tempo si chiude sul 49-46 con Battier che sbaglia la seconda bomba della partita (la sesta nella serie) proprio sulla sirena.

Si ricomincia e Lebron si rimette al lavoro portando i suoi in vantaggio. OKC è tenuta in piedi da Durant che in attacco è davvero un principe, ma in difesa fatica e commette anche il terzo fallo, suo grande problema in queste Finals. L’atteggiamento dei Thunder è veramente difficile da spiegare: la morbidezza mentale e fisica regala il +6 a Miami che finalmente può contare anche su Rio Chalmers. Durant prova prendersi le sue responsabilità, ma le sue azioni vanno a buon fine solo a fasi alterne; dall’altra parte invece i tiri liberi ed una tripla di Battier danno il +7 agli Heat. La partita si innervosisce: la frustrazione dei Thunder è notevole e gli Heat non si tirano indietro nei contatti fisici con Battier che come provocatore è quasi meglio che come tiratore. James, ad un rimbalzo dalla tripla-doppia a fine terzo periodo, si eleva dalla lotta nel fango con un paio di giocate favolose, ma i primi 36 minuti si chiudono con una giocata da 3 punti sull’asse Westbrook-Durant che da il 79-75.

L’ultima frazione è un su e giù di emozioni. Grandi giocate ed errori si alternano: Harden si mangia un canestro in contropiede, mentre Chalmers infila una tripla di pura disattenzione dei Thunder. Westbrook è totalmente immarcabile e da solo con il pallone, come Robinson Crusoe, tiene a contatto i Thunder riportandoli addirittura in parità a metà del quarto periodo. Il disastro per gli Heat è però l’infortunio di James che segna da zoppo ma poi è portato fuori a braccia quando sul cronometro ci sono ancora 5 minuti. Il clima è surreale. Miami è scossa, Durant che finalmente non si trova di fronte James, piazza 4 punti in fila per il +2. Il boato del pubblico accompagna il rientro di Lebron (26, 9 rimbalzi e 12 assist) che è fermo ma lo ugualmente spara una tripla pazzesca per il vantaggio Heat. Il 7-0 della squadra di Spoelstra è fermato dall’incredibile Westbrook, ma i Thunder nell’azione successiva prendono un palo dall’angolo con Sefolosha. James è costretto nuovamente ad abbandonare il campo, ma il suo posto lo prende l’ineffabile Mario Chalmers che va a bersaglio per il +5 a 44 secondi dalla sirena. Westbrook, croce e delizia di OKC segna il -3 ma nell’azione successiva commette un assurdo fallo sul solito Chalmers che infila il 24esimo punto personale che chiude il match a 13 secondi dalla fine.

PLAYOFF NBA 2012 – Tabellone, risultati e stats

Miami Heat – Oklahoma City Thunder 104-98 (Serie: 3-1 Heat)


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