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I migliori prospetti dell’Europeo U20 prima della finale

Creato il 22 luglio 2012 da Basketcaffe @basketcaffe

Dopo nove giorni l’Europeo Under 20 è arrivato all’atto finale dove si scontreranno, un po’ a sorpresa, Lituania e Francia. In queste partite si sono messi in luce tanti giovani che sicuramente calcheranno i più importanti parquet europei e perché no, anche NBA. Sono numerosi infatti gli scout delle squadre americane accorsi alla favolosa Stozice Arena di Lubiana per vedere i migliori prospetti dei nostro continente.

La Francia certamente ha mostrato i ragazzi con più potenziale, su tutti il centrone Rudy Gobert, paragonabile come tipo di giocatore alla prima scelta assoluta del Draft 2012 Anthony Davis. Anche i “swing man” Toupane e Jean-Charles si sono dimostrati molto interessanti, soprattutto per mezzi atletici fuori dalla norma. Più adatto al basket europeo, ma probabilmente il più pronto di tutti, è Leo Westermann, playmaker abilissimo sia a creare situazioni per se stesso che per gli altri.
Grande interesse l’ha destato anche Klemen Prepelic, versione 2012 di Sani Becirovic, con il quale non casualmente si allena durante l’estate. La guardia slovena ha formato un asse quasi irresistibile con Alen Omic, big man tutta sostanza, che però ha deluso nella decisiva sfida con i transalpini.

Come sempre la Serbia è un enorme bacino di nuovi talenti, con tanti nomi già noti nonostante l’età. Su tutti Cvetkovic, playmaker dalle grandi doti di leadership che assieme a Nenad Miljenovic, altra point guard di primissimo livello, Bogdan Bogdanovic e Luka Mitrovic hanno portato avanti la squadra.
Anche la scuola spagnola continua a sformare talenti: Alex Abrines e Daniel Diez sicuramente saranno protagonisti nella ACB del prossimo futuro. Facilmente riconoscibile anche la classe di Jaime Fernandez, più difficile però per lui trovargli un ruolo ad altissimo livello.

Qualche buon segnale arriva dagli Azzurri: Amedeo Tessitori è (magari non oggi) un lungo da Serie A, Laganà promette bene, Fabio Mian è già pronto a palcoscenici importanti, Andrea Traini ha la personalità del vero playmaker ed il canturino Abass ha sicuramente dato alla nostra nazionale una fisicità non facile da reperire tra i nostri connazionali.


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