Magazine Italiani nel Mondo

Il bello di avere figli

Creato il 05 aprile 2013 da Selena
Quando scrivi un blog, spesso, ti ritrovi con tanti pensieri in testa, e decidi di toglierti ció che non ti piace, spiattellando i problemi quotidiani, le avversitá, i fastidi, criticando e sfogandoti. Poche volte, anche con le migliori intenzioni, si scrivono le cose belle della vita.
Di blog di mamme che scrivono di notti disperate, litigate con nonni e suoceri, figli problematici, insomma, di mamme che scoppiano e si sentono incomprese, ce ne son molti. É normale, spesso fa bene leggere le proprie esperienze o i propri pensieri scritti da qualcuno che li vive.
Ma oggi voglio scrivere delle cose belle che portano i figli. Perché non si pensi che un figlio é un carico pesante e a gran dispendio di energie. Certo, le energie te le toglie, ma anche per farti divertire!
Mio figlio si sveglia la mattina parlottando, lo sento dal mio letto, ma me ne sto zitta, mi diverte ascoltarlo, e intanto me ne sto a letto quei 15 minuti in piú che fan sempre comodo! Mi raggiunge, mi dice "dormito tanto io", che non é che parli come un polacco, ma é che spesso costruisce la frase italiana seguendo la grammatica spagnola. Certo fa ridere, eehhh, che spesso lo prendo in giro! Comunque se ne viene da me, e dice "io anche sotto", quindi cerca di arrampicarsi ma si ricorda che si deve portare dietro almeno 5 macchinine, 2 camion, e forse il fazzoletto, e quindi avanti e indietro finché porta tutto, s'infila sotto le coperte, ti illude che voglia continuare a dormire, ma intanto si rigira a destra e sinistra. Bacio del buongiorno, vuoi far colazione? Siiii, mi grida. E comincia la giornata. Quando si sveglia dopo le 8 di mattina, soprattutto se non lo sveglio io, é di buon umore. Se lo sveglio io, magari alle 7, ha le palle girate, ma chi non le ha!
Pocoyo viene in mio aiuto, o Pingu, dipende da chi preferisce quel giorno, mentre io mi faccio la doccia e mi preparo. Poi per vestirlo...ebbe, quello dipende, corre in giro, lo acchiappo, faccio qualche minaccia (spengo Pocoyo!!), magari un'altra (butto tutte le macchine!) finché non si lascia cambiare. Poi si prepara la sua borsetta, ovvero una mia vecchia borsetta nera invicta, riempiendola di macchinine, quaderno e colori, e siam pronti per uscire. In una o due ore, sí, non si pensi che con un bimbo i ritmi son quelli di prima! A parte quando devo lavorare e in mezz'ora siam pronti per portarlo da mia madre.
Svegliarsi con lui, ora, é bello. Ci son stati mesi di notti insonni che il risveglio non era piacevole, ma quando un bimbo si sveglia e ti sorride, bisogna ammetterlo, anche se piove é come se ci fosse il sole!
Un bimbo non ha fretta, il che snerva quando tu ne hai, ma se non ci son impegni non aver fretta non é male. Ho imparato, grazie al Pupone, a far tante cose senza fretta. Camminare senza fretta, tanto mica abbiamo chi ci sgrida a casa! Mangiare senza fretta, guardare la tv, giocare, uscire, dormire, svegliarci, coccolarci senza fretta. Quando uno puó permetterselo é meglio far tutto al ritmo di un bambino. Che poi ti fa anche capire i suoi eventuali problemi, e lo aiuti ad imparare a mettersi le scarpe, a vestirsi, a fargli capire cosa vuoi che faccia.
Ho imparato ad aver pazienza, una dote che avevo perso da tempo, e che spero di aver sempre di piú. I bimbi han bisogno di pazienza, tanta, a volte infinita, ma t'insegnano che i problemi veri, nella vita, son ben altri.
T'insegnano che una casa pulita ed ordinata non serve sempre, che se c'è disordine il mondo non finisce. T'insegnano a fregartene di tante cose, spesso del tuo aspetto. Non nel senso di uscire trasandate, sia chiaro, ma del fatto che, soprattutto all'inizio, t'interessa riuscire a farti una doccia e uscire pulita, mentre prima perdevi tempo con capelli e trucco, e ti vedi comunque bella anche al naturale. T'insegnano la semplicitá.
Ti ricordano come ci si diverte giocando, cosa che non ti potevi permettere prima. E se hai fantasia ti ritrovi a costruire case di cartone per macchine (qui parlo di maschietti, ma é lo stesso se si ha una femmina), piste, parcheggi, stazioni di treni, e cucine. Fai quelle cose che magari i tuoi genitori non son riusciti a fare per te ma che avresti sempre voluto accadesse. Io volevo la casa di Barbie, mia madre ha sempre avuto fantasia, ma mica me l'ha costruita!! Lei mi faceva i vestiti per le bambole, io costruivo le case, ed ora piú di prima.
Inventi mondi fantastici, che duran magari 10 minuti,  perché da piccini si stufan subito di tutto, ma poi se ne ricordano. S'inventa che Pato e Pocoyo dormono nel suo letto per una settimana, mentre Elly (l'elefante) non puó perché é troppo grande, non ci sta nel suo lettino. S'inventa che c'è anche una foca a fargli compagnia.
E come vede un'ambulanza, un camion dei pompieri, una macchina della polizia urla uauauauaa e gli brillano gli occhi. Ti ritrovi in macchina, da sola, vedendo un'ambulanza passare e dirti "ohhh se Pupone fosse qui!"e quando lo vai a riprendere dalla nonna gli dici che hai visto 2 ambulanze e lui sgrana gli occhi invidioso!
Un figlio/a é una scoperta quotidiana. Ogni giorno conosci qualcosa di lui/lei, e ti piace pensare che solo tu lo conosci cosí bene. Sai che il suo colore favorito é il blu, che vuole una bici blu che gli hai promesso per il suo compleanno, sai quali sono le sue macchinine preferite, la fucsia e la blu, e il camion nero che gli hai comprato quando lui voleva l'ennesimo furgone blu della polizia.
Sai che adora la pizza, la cioccolata, le carote, le mele, il pane vecchio. Che ha le sue manie, i suoi appuntamenti, giá che il venerdí mattina si va al mercato come quando é con sua nonna. E conosce tutti i negozi del paese. E tutti lo conoscono!
Il meglio é che non hai bisogno di esser un'altra persona, di cercar d'esser migliore, di fargli vedere quel che non sei. Non é un innamorato, non una persona da conquistare. Un figlio/a é un esserino che hai amato subito ancora prima che nascesse e ti conosce per come sei. Appena sveglia con la faccia sconvolta da una nottata insonne, truccata e carina, arrabbiata, allegra, felice, con le lacrime, depressa, euforica. Lui/lei ti consoce per quel che sei veramente, ogni giorno, e non hai bisogno di far i salti mortali per piacergli. Sai che sta con te perché gli piace la tua compagnia, altrimenti, vista la sinceritá che hanno dentro, te lo direbbe senza pregiudizi. I bambini son sinceri, se non gli piace qualcosa lo esprimono senza pensarci. Ti dice che sei bella, e ci credi. Ti dice che sei il suo amore, e lo adori. Ti dice te quiero e piangeresti dall'emozione. Eppure ti sei arrabbiata con lui e l'hai sgridato, ma lui ti ama comunque, come tu ami lui comunque anche se ne ha combinata una grossa, ma non hai dubbi di quell'amore che senti per lui.
Tuo figlio non ha bisogno di conquistarti, lo ami da subito. Fa i capricci, ma passano, non é che smetti d'amarlo, ti irrita, ma non smetti di amarlo. Perché sai che non é un gioco di relazione, non é che se ti comporti sempre e solo bene lui ti amerá, tu lo amerai, sai che é un amore che sopporterá capricci, litigi, discussioni, ma non ti senti come in una relazione in cui l'equilibrio vacilla e devi sempre cercare una soluzione alternativa.
Un figlio si fa amare per le piccole cose. Non ti fa regali costosi, ti porta un fiore strappato in giardino, per poi togliertelo e buttarlo a terra, ma per te é un segno di affetto. Ti disegna qualcosa che non capirai, paragonandolo a Picasso, ma lo troverai piú bello di un Monet. Ti fará discorsi incomprensibli agli orecchi altrui ma che tu capisci benissimo.
Avrai segreti che condividerai con lui, quel pezzetto di cioccolata che non dirlo a nessuno che te l'ho dato, e poi lo racconta alla nonna appena apre la porta di casa sua. Ti ritrovi ad esser sua complice, amica, madre, compagna di giochi. Fino ad una certa etá sarai il suo mondo. Poi cresce, e magari gli diventi nemica, e magari ti dirá che tu non lo capisci e che ti odia. Ma sai che non é cosí. Anche tu avrai pensato non lo sopporto piú, ma chi me l'ha fatto fare, datemi una vacanza, io scappo. Ma sai che non é cosí. Che anche se hai la fortuna di farti una vacanza senza di lui, e ringrazi per questo dono, lo penserai costantemente, e non vedrai l'ora di riabbracciarlo, sapendo che é un dono.
Perché i figli non son facili da gestire, non son semplici, non vengono con un manuale, portano all'esasperazione, ti fanno sentir la persona, la madre peggiore del mondo per la tua inadeguatezza, per l'incapacitá, per le tante battaglie quotidiane. Ma quando impari, quando passano i giorni e ti crei quel mondo imperfetto ma felice in cui la mattina ti svegli e lui ti sorride, e la sera ti abbraccia e chiede la tua mano per dormire, quando ti dice che sei bella anche se quel giorno ti vedi mostruosa, e pensi alle rughe che ti son uscite, e che gli anni passano, ma lui ti ammira come fossi un supereroe....non ti chiedi piú come sará domani. Solamente vivi attimo per attimo sapendo che lui cresce e che lo abbraccerai sempre meno, che non potrai tenerlo per sempre in braccio perché fra un pó potrebbe farlo lui da tanto che cresce, che un giorno sará autonomo e non ti dará la mano per strada, né nasconderá il suo viso nel tuo petto davanti agli sconosciuti. Un giorno lui sará grande, uscirá da solo, e rimpiangerai quei giorni tormentati ma felici in cui era piccino e te lo stringevi e coccolavi quando ne avevi voglia.
Detto questo, non tutti i giorni son perfetti, ma a volte basta solo pensare che lo siano per veder le cose sotto altre prospettive. Ed io questo Pupone lo adoro anche quando mi fa perder la voce.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

A proposito dell'autore


Selena 269 condivisioni Vedi il suo profilo
Vedi il suo blog

L'autore non ha ancora riempito questo campo L'autore non ha ancora riempito questo campo

Dossier Paperblog