Buongiorno! Com'è andato il weekend?? Io son stata a casa dei miei, freddo e pioggia incessante a farmi compagnia..e stamattina qui a Roma non va molto meglio..non è stato un weekend in cui si è cucinato molto, mancanza di tempo e la Mamma influenzata e con la gastrite han bloccato ogni estro culinario..ma torniamo a noi, alla ricetta di oggi.
Diosperi..io li ho sempre chiamati cosi ma ho notato che al di fuori della mia famiglia questi frutti vengon chiamati comunemente caco, o cachi, o kaki..o anche loti del Giappone.
Ma in qualunque modo lo si chiami rimane sempre questo frutto particolare, dolce al punto giusto, abbastanza calorico ma ricchissimo di vitamine, beta-carotene, antiossidanti e potassio.
Ha proprietà lassative e diuretiche e dato l’alto contenuto di zuccheri è sconsigliato ai diabetici. E’ invece molto indicato per depurare il fegato.
Un frutto che sicuramente fa bene in questo periodo di cambio stagione in cui le difese immunitarie spesso si abbassano.
Non è un frutto molto popolare. Sono poche le persone che lo consumano con piacere e che sanno che ne esistono 2 varietà principali: Fuyu e Hachiya.
I cachi Fuyu sono chiamati in italia cachi mela e possono essere consumati ancora duri, mangiandoli come una mela (sono chiamati anche mele d’oriente). Possono altresì essere portati a completa maturazione e mangiati come i cachi Hachiya. Oppure possono essere tagliati a fettine e fatti seccare al sole o al forno.
I cachi Hachiya invece devono essere consumati solo quando sono ben maturi e la loro polpa è morbida e cedevole, gelatinosa. Data l’alta percentuale di tannini se vengono mangiati quando non sono maturi producono una strana sensazione in bocca ( in alcune zone d’Italia si dice che “alleppano”).
Per velocizzare la maturazione basta chiuderne alcuni in una busta in compagnia di 1-2 mele. Queste produranno un gas naturale (l’etilene) che velocizzerà la maturazione.
Quando sono ben maturi i diosperi (o loti o cachi chiamateli come volete) sono ottimi frullati..semplicemente ne prelevate la polpa ben matura, la frullate insieme con del latte di cocco o di soia o di mucca o yoghurt bianco, aggiungete zenzero e cardamomo..et voilà: il vostro smoothie super vitaminico è pronto!
Se ne avete tanti e non sapete cosa farne vi svelo un segreto: una volta cotti i cachi somigliano molto alla zucca..per cui potete usarli in tutte le ricette dolci in cui c’è la zucca! Muffin, torte, cheesecake, bavaresi..sono tanti gli utilizzi di questo frutto.
Unica accortezza è quella di tagliare lo zucchero dalla ricetta essendo i cachi già abbastanza dolci e calorici.
Io stavolta li ho usati per fare questo pane dolce.
Per la ricetta son partita da questo pane di David Lebovitz ma come al solito ho modificato la ricetta secondo i miei gusti (era un po troppo burroso e zuccheroso).
Pane di Diosperi
370 gr farina 00
100 gr zucchero
100 gr burro
2 uova
la polpa di 4 diosperi ben maturi
50 gr mandorle a pezzetti (o nocciole o altra frutta secca)
50 ml d’acqua
il succo di 1 limone
cardamomo
cannella
noce moscata
lievito 1/2 bustina (ma se volete potete usarne 1 intera)
Accendete il forno a 180°. Imburrate con l’aiuto di un pennello 1 stampo da plumcake e 6 stampini da muffin.
Prelevate la buccia dei cachi e ponetela in un pentolino insieme allo zucchero e al succo di limone. Scaldate per 5 minuti a fiamma bassa e tenete da parte.
Tagliate il burro a pezzetti e fatelo scaldare a bagnomaria per 2 minuti. Mettete da parte e fate raffreddare.
Mescolate la farina col lievito, 2 cucchiai di cannella, i semi di 4 bacche di cardamomo, 2 cucchiaini di noce moscata e le mandorle a pezzetti.
Unite il burro raffreddato alle uova e montate per qualche minuto. Poi unite la polpa di cachi con lo zucchero e frullate il tutto con un frullatore ad immersione. Versate l’acqua nel pentolino dove avete riscaldato la polpa di cachi.
Versate pian piano il mix di uova e polpa di cachi negli ingredienti secchi, mescolando. In base alla consistenza dell’impasto decidete quanta acqua aggiungere (ne potrebbero bastare 60 ml) . L’impasto dovrà essere abbastanza fluido ma il cucchiaio dovrà lasciare un’impronta leggera.
Versate negli stampi e sbatteteli leggermente per eliminare eventuali bolle d’aria. Ponete in forno per circa 45 minuti. Fate la prova stuzzicadenti prima di sfornarlo. Fate raffreddare 15 minuti negli stampi e poi fate raffreddare su una gratella
Una volta raffreddato completamente potete o mangiarlo cosi com’è, o spolverizzarlo con zucchero a velo mescolato con cannella oppure preparare questa cremina (che però va consumata subito o tenuta in frigorifero fino al momento del consumo):
Salsina ai diosperi
1/4 vasetto di yoghurt greco molto sodo (o la stessa quantità di formaggio spalmabile)
la polpa di 1 cachi
5 cucchiai di zucchero
cannella la punta di un cucchiaino
Frullare la polpa del cachi e unire allo zucchero. Far restringere sul fuoco a fiamma bassa per circa 5 minuti. Unire il resto degli ingredienti e lavorare con lo sbattitore fino ad ottenere una crema soffice.
Tagliare a fette il pane di cachi e servire accompagnata alla cremina e decorare con zucchero di canna grezzo e scaglie di mandorla. Volendo questa cremina la potete mangiare assoluta, assomiglia molto ad un omogenizzato alla frutta..di quelli che vien voglia di rubarli al nipotino!
Il risultato? Il pane ai diosperi è buono! Il cachi una volta cotto diventa poco intenso, non si avverte molto la sua presenza se non per il colore dell’impasto e la consistenza super soffice. I semi di cardamomo secondo me sono indispensabili..regalano un sapore particolare, rinfrescano la bocca.
Provate ad usare i cachi, non lasciateli marcire sull’albero!!
Dateli ai vostri bambini e regalatevene una dose anche voi per fare il pieno di vitamina C..e poi se li chiamate Diosperi diventano improvvisamente chiccosi..nn trovate?
Ps: vi chiederete il perchè si chiami albero delle 7 virtù..per scoprirlo andate qui..no scherzo ve lo scrivo qui, cosi vi risparmio la fatica di clikkare: fu definito dai cinesi con un po' di fantasia, l'Albero delle sette virtù: vive a lungo; dà una grande ombra; dà agli uccelli la possibilità di nidificare fra i suoi rami; non è attaccabile da parte dei parassiti; le sue foglie giallo-rosse in autunno sono decorative fino ai geli; il legno dà un bel fuoco; e la settima virtù consiste della ricchezza in sostanze concimanti il terreno per la caduta dell'abbondante fogliame.
E perchè è l’albero della pace?..Il "Kaki di Misilmeri" è stato distribuito gratuitamente ai partecipanti alla marcia della pace Perugia/Assisi del 7 ottobre 2007. La distribuzione, ideata dal Comune di Misilmeri e finanziata dall’Assessorato agricoltura e foreste della Regione Siciliana (U.O.T. 63), è stata effettuata nella piazza di Bastia Umbra e nella Rocca di Assisi, grazie alla disponibilità della Tavola della Pace e del Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani, che l'hanno ritenuta opportuna nel contesto della Marcia della Pace, stante il particolare aspetto simbolico del frutto. L'albero del kaki è infatti oggi considerato "l'albero della pace", perché al devastante bombardamento atomico di Nagasaki, dell'agosto 1945, sopravvissero soltanto alcuni alberi di Kaki.
Nel prossimo post verrà svelato cosa nasconde il pinguino..
Grazie per tutte le ricette che stanno arrivando per il contest! Appena possibile posto la lista aggiornata dei partecipanti e passerò da voi per ringraziarvi! Scusatemi ma in questi giorni davvero non ho molto tempo! E voi non avete ancora partecipato?? Non sapete che ci sono dei premi offerti dallo sponsor Caramellandia? Su, su, avete tempo fino al 6 gennaio!!