Con un vantaggio di circa un milione di voti, Mohammed Morsy è divenuto il nuovo Presidente egiziano.
Piazza Tahrir ha esultato e continua ad esultare finora. Le strade si sono riempite a festa, con gente che regala dolci e bevande per la strada, tra clacson, bandiere e fuochi d'artificio.
Le immagini alla televisione mi hanno riportato indietro all'11 Febbraio 2011, quando Moubarak lasciò la presidenza. Come allora mi sono commossa, e non so se per goia, per delusione, o forse per stress accumulato.
Ma la gioia di tutte queste persone, le grida all'unisono, le lacrime e la felicità di Piazza Tahrir hanno un potere unico.
Bellissime le immagini del momento in cui viene dato il nome di Morsy in questo video QUI.
Mi sono sbagliata, ero convintissima che ha vincere sarebbe stato Shafik e che avremmo di nuovo visto sangue nelle strade. Invece non è stato così.
Civilmente e molto democraticamente i sostenitori di Shafik, che da due giorni riempivano il quartiere di Madinet Nasr sicuri della vittoria del loro candidato, sono tornati quasi subito a casa dopo i primi momenti di delusione.
Non sarebbe stato certamente così se ha vincere fosse stato proprio lui. Piazza Tahrir non sarebbe stata così democratica.
L'Egitto ha un Presidente eletto dal suo Popolo, per la prima volta da decenni.
Che cosa accadrà ora?
Già si parla di Sharia, di leggi proibitive, di donne castigate, di vita di clausura.
Prima cosa non dimentichiamo che la Sharia era presente da sempre nella Costituzione egiziana, solo che non essendo una cosa pubblicizzata, nessuno ne aveva paura.
La vita quotidiana non credo cambierà, perche' a vincere non sono stati i salafiti, quelli che obbligano il niqab (il velo integrale) e la cera sulle statue, ma uomini d'affari che seguono la loro religione (almeno cosi' dicono).
In passato ho sostenuto i Fratelli (non) mussulmani, e chi mi segue da tempo lo sa, ma l'incoerenza e falsità che hanno mostrato in molti momenti post rivoluzione, mi ha portato a non approvarli.
Il Popolo, messo alle strette, ha voluto Morsy, dando un calcio definitivo al vecchio regime e noi dobbiamo rispettare la scelta del Popolo
Molti paesi arabi hanno esultato per il nuovo presidente ed a Gaza le strade di sono riempite di bandiere e foto di Mosry.
Sabbahi, la chance persa dell'Egitto, gli ha fatto gli auguri, dicendogli che sara' appoggiato solo se appoggera' il Popolo.
Moltissime le vignette dedicate a Moubarak e Morsy. Intanto lo SCAF, da dietro le quinte, si prepara a costruire la sua "personale costituzione", con leggi su misura e potere decisionale, rendendo cosi' il nuovo Presidente una figura con potere limitato. Si apre per l'Egitto una nuova era.
Ora che quest'ultimo è presidente, Hosni è in prigione. Quando Moubarak era presidente, Morsy era in prigione. L'ultima volta proprio il 28 Gennaio 2011, durante la Rivoluzione, fu arrestato e rimase in carcere fino alla caduta di Moubarak.
Se non sarà così, ne sono certa, i rivoluzionari scederanno di nuovo in Piazza per ricordare al Presidente chi deve ringraziare per la poltrona su cui siede.
Io ritorno ad essere positiva, e chissa' che questa volta sia la volta buona.
"Io non ho diritti, io non ho diritti, io non ho diritti. Solo voi avete dei diritti, io ho solo dei doveri" ha detto stasera Morsy nel suo primo discorso alla nazione.
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"(..) A tutti coloro che sono preoccupati per la presidenza di Morsy della fratellanza, dico che noi, tutti gli Egiziani, ci opporremo contro QUALSIASI Presidente e QUALSIASI persona che provera' a riportare in Egitto l'ingiustizia e la corruzione e che provera' a limitare la liberta', come accadeva ai tempi di Moubarak. Il nuovo Presidente ha promesso che sara' eletto un Primo Ministro ed un vice Presidente esterni alla Fratellanza. Staremmo a guardare assicurandoci che questo accada.(..) Rimaniamo uniti per costruire un Egitto migliore.." Dalla pagina dedicata a KHALED SAID, We are all Khaled Said
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"Ti seguiremo finche' tu seguirai gli insegnamenti di Dio nei nostri confronti.
Smetteremo di seguirti se smetterai di seguire gli insegnameni di Dio nei nostri confronti.
Ci ribbelleremo contro di te se tu ti ribellerai ai voleri della Rivoluzione
Ci ribelleremo contro di te se tu non onorerai i Martiri e i feriti della Rivoluzione nei loro diritti"
Discorso pronunciato da Abdallah Mohammed Morsy (figlio di Mohammed Morsy) all'annuncio della presidenza del padre.