Il duro mestiere di prendere un granchio

In fondo al maaaaaaaaaaaaaaaaaar 

(Lordbad mentre si accorge che la doccia butta acqua fredda)

Partiamo da una serie di presupposti:

- la stagione dell’ippica è davvero finita
- non ci sono più le mezze stagioni
- la Disney ha sempre mentito ai bambini

(come giudicheranno i nostri lettori come al solito siamo capaci sia di sfondare porte aperte, sia di chiarificare il chiarificato e perciò possiamo andare avanti, tranquilli e sicuri di poter ancora una volta confermare i nostri benedetti stereotipi)

Volevo chiedere, di grazia, perché si può prendere un granchio, ma non una graziosa sirena. Scommetto che sotto l’espressione ‘prendere un granchio’ non ci sia nessuna leggenda di pescatori sfortunati che si ritrovavano in compagnia dei rossi crostacei solo perché avessero sbagliato a pescare il pesce.

Noi di V&M osiamo introdurre una nuova prospettiva: il prendere il granchio deriva sicuramente da Ariel che voleva in questo modo far fuori Sebastian dalla sceneggiatura, mettendo su riti di jettatura contro il cameriere dei mari. Una teoria semplice che, anzi, sotto il festival di Venezia pare ancor più plausibile.

Tra l’altro Ariel, per accreditare la storia, avrebbe fatto spostare il set de “In fondo al mar” davanti la spiaggia di Taranto. E lì sì che molti avrebbero preso granchi. Sebastian, non capendo la trama che si stava costruendo dietro di lui, avrebbe incontrato vari ministri che, così, hanno preso un granchio, come la stampa che, invitata da Ariel, avrebbe preso un granchio.

Ariel, al massimo della sua genialità strategica, avrebbe poi spostato ancora una volta il set a Venezia. Tripudio di colori e di critica cinematografica. Il festival e il leone d’oro. Mancava solo un thriller in cui un paguro contro un crostaceo gangster si scontrassero nella solita Napoli lontana da cartolina. Ariel ci aveva provato, ma l’hanno scartata. Aveva presa un granchio.

Cavolo, si era fottuta.

Adesso abbiamo capito il perché.