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Il lato positivo

Creato il 12 marzo 2013 da Valentina Orsini @Valent1naOrs1n1

Il lato positivo
Di tutte le traduzioni italiane venute per nuocere, quella de Il lato positivo appare quasi come una manna dal cielo, se così possiamo dire. A ragion del vero, basti pensare che il titolo originale del film, diretto da David O. Russel, è Silver Linings Playbook, tratto dall’omonimo romanzo scritto da Matthew Quick. In italiano sarebbe L’orlo argenteo delle nuvole e immaginatevi quali assurde conseguenze avrebbe avuto un titolo simile sulla fetta maggiore di spettatori, intenzionati a vedere il film. Troppo complicato perfino ricordarlo, dunque ci va più che bene questo  lato positivo.
Pat Solitano/Bradley Cooper è affetto da un disturbo bipolare, oppure potremmo dire che è un uomo distrutto per aver perso la moglie e il rispetto della gente. Visto da tutti come il pazzo psicolabile che non ha saputo controllarsi alla vista di un uomo nudo nella doccia (nel proprio bagno e con la propria moglie), Pat farà il possibile per riprendere in mano  la propria vita. Animato da una insolita forza positiva e da una prorompente trasparenza, che lo porta ad essere diretto con chiunque gli capiti davanti, Pat ricomincerà ad organizzare i suoi giorni, con il primo fondamentale obiettivo di riconquistare la moglie. Qualcosa però non andrà come previsto, l’incontro con la vedova e altrettanto disturbata Tiffany (Premio Oscar come Migliore Attrice alla straordinaria Jennifer Lawrence), farà infatti prendere una nuova piega alla vita di Pat. Sulla scia di scontri e battibecchi verbali, attimi di sfoghi e confessioni sempre a metà tra commedia e dramma, il film di Russel saprà conquistare lo spettatore puntando tutto sulla bravura degli attori protagonisti, in perfetta sintonia con l’andamento narrativo della pellicola.
Il lato positivo
A completare il quadro attoriale, un Robert De Niro nei panni di Solitano Sr. e un ruolo finalmente all’altezza dell’attore che lo interpreta. Jacki Weaver è la signora Solitano e Chris Tucker l’ex compagno di clinica di Pat, di tanto in tanto evaso dalle mura del ricovero, convinto di aver vinto la “causa” per la libertà. Ci piace credere (e forse è proprio così), che Il lato positivo sia un film messo lì al momento giusto, per dare ancora a noi esseri umani, spesso psicologicamente fragili, una speranza e un motivo in più per credere che,  guardare il mondo seguendo i suoi lati migliori, ci aiuti comunque a vincere le nostre sfide.
Il lato positivo
E non è poco…

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