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Il mio pandolce genovese

Da Roberta Cavallaretto

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Da parecchio tempo desideravo cimentarmi nella preparazione di questa ricetta! Lo so che è un dolce natalizio, ma visto che qui al nord il tempo non è ancora stabile, e visto che in frigorifero avevo dell’uvetta sultanina, oggi, dopo un periodo di fatiche tra la casa da pulire (Intendiamoci, pulizie di primavera: tapparelle da lavare, stipiti da pulire, caloriferi da pulire,  cambio armadio, ecc:) ed alcuni impegni burocratici che ho avuto e che avrò, ho finalmente trovato il tempo per preparare questo dolce tipico genovese. La preparazione che avevo trovato su internet era comprensiva di impastatrice, ma io non avendo tale mezzo ho dovuto arrangiarmi con le mani e con le fruste elettriche. Comunque si tratta di un dolce semplice e genuino, naturalmente io ci ho messo del mio (Nel senso che, non avendo i canditi, ho messo il cioccolato tritato nel mixer; ho anche messo l’Amaretto di Saronno ed il Limoncello al posto degli aromi rhum e limone). Insomma, ho preparato questo piatto con quello che avevo in casa, senza spendere nemmeno una lira per comprare aromi, canditi, lievito (Ho messo il bicarbonato).

Gli ingredienti sono i seguenti:

Gr. 150 Uvetta sultanina

Gr. 100 Cioccolato fondente (Ma se voi avete i canditi metteteci quelli: la ricetta originale è fatta con i canditi, il cioccolato si mette in alternativa a questi)

Gr. 85 Margarina

Gr. 105 Zucchero

1 Uovo

Gr. 300 Farina bianca

1 Pizzico di sale

80 Ml latte

Qualche goccia Amaretto Saronno

Qualche goccia Limoncello

Gr. 10 Bicarbonato di sodio

1 Bustina Vanillina

Gr. 35 Mandorle affettate

Per prima cosa ho messo l’uvetta sultanina in una tazzina, l’ho riempita con dell’acqua tiepida e l’ho lasciata macerare il più possibile (Questa operazione l’ho fatta ieri sera, ma se Voi non avete tempo potete farla anche alla mattina per il pomeriggio)

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Questo pomeriggio, prima di cimentarmi a preparare il pandolce, ho tritato il cioccolato fondente e l’ho messo in una terrina piccola. Poi, in un’altra terrina ho messo la farina ed il lievito, mischiandoli insieme.

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A questo punto mi sono messa di buona lena nella preparazione: in un’altra terrina ho messo lo zucchero e la margarina. Poiché, come dicevo prima non posseggo l’impastatrice ho lavorato l’impasto con le mani, cercando di ottenere un composto senza grumi.

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Poi ho aggiunto l’Amaretto di Saronno, il Limoncello, la vaniglia ed il sale. A questo punto, per lavorare meglio, ho preso le fruste elettriche ed ho azionato impastando. il composto e veduto così:

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Ho aggiunto l’uovo ed ho impastato con un cucchiaio di legno in quanto l’uovo non doveva essere montato.

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Ho poi “Sgocciolato” l’uvetta sultanina e l’ho strofinata un pochino con uno straccio pulito. L’ho aggiunta al composto, cercando di non formare grumi. Ho aggiunto anche il cioccolato tritato.

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Ho ripreso a mescolare con il cucchiaio di legno, con moto dal basso verso l’alto. Ho aggiunto il composto di farina e bicarbonato a cucchiaiate; a metà di questa operazione ho messo il latte, continuando a mescolare. 

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Il composto deve apparire compatto e friabile,come la pasta frolla, ed infatti a me è venuto cosi. Un avvertimento: dopo aver aggiunto la farina non bisogna lavorare troppo l’impasto in quanto l’uvetta potrebbe disfarsi (Questo vale anche per i canditi nel caso li mettiate).

Ho preso una tortiera di silicone e Vi ho messo tale preparato. Nella versione originale Bisogna modellare il preparato a forma di disco e metterlo su una piastra da forno, me sinceramente io mi sono trovata meglio mettendolo nella tortiera. Ho poi decorato con le mandorle affettate.

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Il risultato finale è stato il seguente:

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Che ne dite? Non fa venire l’acquolina in bocca? Questa sera l’abbiamo assaggiato, ed ha un gusto veramente celestiale. A mio modesto avviso questo è un dolce che andrebbe bene in qualsiasi periodo dell’anno, anzi, se lo offrite ad amici e parenti farete di certo un figurone!



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