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In volo con il bebé

Creato il 11 aprile 2011 da Selena
Finché non li fai, i figli, non penserai mai a queste cose. Ragion per cui immagino che le persone che lavorano per le compagnie aeree, quelle che dovrebbero pensare a come far viaggiare in totale sicurezza le persone, aggiungendo comunque la comoditá, non abbiano figli.
Ho viaggiato con Ryanair. Certo, per questa compagnia ho lavorato nel 2009, a Mallorca, a terra. Quindi sapevo l'andazzo. Non son qui per criticare la compagnia, per caritá, voglio solo raccontar la mia esperienza.
Innanzi tutto, negli aereoporti, altro luogo progettato da un single senza prole e senza parenti affetti da discapacitá, trovarmi con scale mobili invece che ascensori, o scale mobili non funzionanti, crea un certo disagio al genitore che viaggia con bimbo e passeggino.
Perché immaginiamoci la suddetta che si carica in braccio pupo di 11 kg, passeggino da viaggio sugli 8 kg piú o meno, borsone sui 10 kg concessi, il tutto per un'altezza della suddetta di 1,55cm per il peso di 48kg, ed allora si capirá che la suddetta donnina s'è fatta due muscoli come un pugile dovendo caricare borsone, bimbo e passeggino per tutte quelle scale che si trovano sia nell'aereoporto di Málaga che in quello di Treviso, dove, tralaltro, il personale dell'aereoporto non si degna di aiutare nessuno, e nemmeno gli altri passeggeri, che anzi, potendo ti danno anche la spintarella per toglierti dalle scatole. Poi un'anima pia s'impietosisce della scena, in sto caso devo ammettere con stupore che sia all'andata che al ritorno l'anima pia era uno spagnolo, e aiuta a trasportare il passeggino per alcuni metri.
All'aereoporto di Treviso, al ritorno, sempre con la scena di bimbo e borsone dal lato destro, passeggino dal lato sinistro, scendendo le scale e ritrovandomi una coppia di 50enni fermi sugli ultimi scalini, noncuranti dei miei "Scusi, scusi, si puó spostare, per favore", mentre lui dietro a lei apriva lo zaino di lei per metterci chissá ché, mi son ritrovata a dire ai 50enne "Ma porca miseria, volete togliervi dalle scale, ecchecazzo, non vede come son carica!!!", mentre il lui 50enne ancora non capiva perché io fossi cosí maleducata dopo aver sceso le scale carica all'inverosimile, paonazza per lo sforzo e il caldo....mah....
Il peggio, comunque, avviene quando il passeggino non c'è, e la donnina deve caricarsi figlio e borsone in una spalla e con il braccio libero ritirare il bagaglio, scoprendo, al ritorno, che il passeggino l'han fatto cadere dalla cinta trasportatrice, e che dopo aver sacramentato per 5 minuti abbondanti andando avanti e indietro con bimbo, borsone e valigia da 15 kg, lo trova dall'altra parte, dovendo quindi abbandonare borsone e valigia, caricandosi il bimbo, saltando e recuperando tale passeggino, per poi portare il tutto fuori dall'aereoporto.
Ecco, non serve che spieghi perché oggi mi ritrovo con una schiena dolorante e un braccio bloccato...
Ma a parte questo, veniamo al viaggio in aereo.
Premetto, quando lavoravo per Easy Jet il lemma era La sicurezza prima di tutto. Quindi uno pensa che se loro, low cost, pensano alla sicurezza dei passeggeri, sicuramente tutti lo faranno prendendo esempio. Ma purtroppo sta sicurezza é per gli adulti, perché per i bebé, ossia bimbo da 20 giorni a 23 mesi, che sia Easy, che sia Ryanair, che sia quel che sia, non esiste.
Perché spiegatemi che sicurezza c'è a viaggiare con un bimbo in braccio!!!
Volo Málaga-Treviso: 3 ore.
Tre ore durante le quali mi son tenuta Gabi, un bimbo per niente tranquillo, in braccio. All'andata si é addormentato la prima mezz'ora e l'ultima ora, nel frattempo, energico e curioso come sempre, ha saltato tra me e i sedili circostanti, per fortuna vuoti, buttato oggetti a terra, sbattuto mani, urlato, pianto, riso....Partivamo alle 6:50 di mattina, ero sveglia dalle 4, avevo anche guidato, ero distrutta, anche perché avevo dormito solo 3 ore visto che Gabi aveva sofferto una delle solite nottatine insonni. Cosí che ho vissuto quel viaggio male. Per andare in bagno, poi, mi son caricata il pupo in braccio, facendo manovre incredibili per slacciare a riallacciare il jeans, perché alle e agli hostess gliene frega un tubo se tu viaggi da sola con un pupo e ti scappa la pipí, anzi, loro se ne stan seduti giusto accanto al bagno chiaccherando in inglese e facendosi delle domande come "senti, ma nella tua lingua come si dice vaffanculo?". Volevo dire alla tipa che lo chiedeva che io glielo avrei detto in ben 5 lingue, se voleva, ma ho tralasciato....
L'atterraggio in un volo Ryanair, con un pupo in braccio, tenuto da una semplice cintura di sicurezza agganciata alla tua, significa tenerlo stretto mentre lui si dimena un pó, mettendo una mano sulla sua pancia per farlo aderire al proprio corpo, mentre l'altra mano si trova appoggiata sul sedile davanti all'altezza della testa del pupo perché le frenate fanno dondolare sia te che pupo e lui rischia una bella botta in fronte.
Il ritorno é stato uguale, solo che Gabi si é comportato meglio, ha dormito un'ora e mezza in braccio, lasciandomi cosí il braccio sinistro e una gamba addormentata, per poi giocare educatamente nel sedile accanto, intrattenuto dalle smorfie di due simpatici spagnoli che lo facevano ridere di gusto, e azzittito dal "stai zitto" di una bimba italiana sui 5 anni che aveva deciso di rompere le scatole proprio a noi, ripetendo per mezzora "ma stai zitto" andando avanti e indietro tra il nostro sedile e il suo, mentre la madre rideva, ed io sorridevo pensando ma quanto ti azzittirei bimba rompiballe....ma tanto io la dovevo sopportare solo mezzora non una vita intera, quindi son stata educata e non ho detto niente.
Volo di ritorno turbolento, qualche salto, un pó di nausea, ma l'impavido Gabi si é dimostrato all'altezza della situazione, facendomi vedere, una volta di piú, che lui non ha paura di niente, mentre sua madre, ossia io, reduce da 10 giorni eccitanti e distruttivi, si ritrovava a pensare con passione ad un letto comodo senza scossoni e salti in aria!
Quindi, per viaggiare un bebé paga 20 euro, dipendendo dalla compagnia, ma la media é questa. Sinceramente, io pagherei anche 50 euro se le compagnie aeree decidessero di aiutare il genitore dotando il sedile accanto di un seggiolino come quello delle macchine, che assicura che il bebé in questione non ti scappi dalle mani, non scivoli a terra, non si ritrovi a saltare tra le tue braccia sia per la sua energia che per gli scossoni del volo, non riceva colpi in testa inutili, e soprattutto non stia in braccio per ben 3 ore.
Ringrazio comunque che Gabi é stato un bravo viaggiatore, per esser la prima volta che volava si é comportato bene, sopportando di esser sballottato da una parte all'altra velocemente e dormendo quando poteva. Peró bisogna dirlo, viaggiare da soli con un bimbo non é un'impresa facile!

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