La quinoa non è un cereale vero e proprio, perchè appartiene alla famiglia delle Chenopodiacee, come gli spinaci e le biete.
Come per l’amaranto, viene equiparata ai cereali in virtù delle sue caratteristiche nutrizionali.
La quinoa, che si pronuncia “chinoa”, viene da lontano, dalle Ande, dove ha rappresentato l’alimento base delle popolazioni andine per 5000 anni. Gli Inca chiamano la quinoa “chisiya mama”, cioè “madre di tutti i semi”. In effetti la quinoa viene ormai considerata uno fra i “cereali” più preziosi perchè povera di calorie, ma ricca di proteine. In particolare possiede tutti gli aminoacidi essenziali.
Viene usata nella prevenzione dell’aterosclerosi e dell’ipercolesterolemia, per la presenza considerevole di acidi grassi polinsaturi, in particolare di acido linoleico, che rappresenta circa il 40% degli acidi grassi polinsaturi contenuti.
Contiene calcio, manganese, zinco, fosforo, ferro, vitamina C e vitamine del gruppo B.
Sembra addirittura che la quinoa abbia proprietà anticangerogene e antimutagene.
La quinoa è una pianta preziosa anche perchè è facile da coltivare, non richiede spreco di risorse ed è resistente alle malattie. E’ talmente forte che è praticamente infestante. Questa sua caratteristica le ha permesso di prosperare anche quando i conquistadores avevano eliminato le coltivazioni di quinoa e di arrivare sino a noi centinaia di anni dopo. Potrebbe essere una delle piante adatte in un futuro di siccità e desertificazione.
Esistono moltissime varietà di quinoa, che tra l’altro è anche una pianta bellissima.
Il 2013 è stato dichiarato dall’ONU “L’anno internazionale della quinoa”.
E’ stata fatta anche una bella canzone sulla quinoa, anche se è buffo sentir parlare delle qualità nutrizionali della quinoa in una canzone…
Ma veniamo alla ricetta (per 2-3 persone):
130 g di quinoa (meglio se “Equo e solidale”)
350 ml d’acqua
½ cipolla
120 g di tempeh
1 peperone
2 cucchiai d’olio extravergine d’oliva
2 cucchiai di shoyu o tamari
sale marino integrale
basilico
1 foglia di alloro
Trita finemente la cipolla e il tempeh e falli rosolare in padella con l’olio, l’alloro e una presa di sale per 10 minuti, mescolando ogni tanto.
Nel frattempo pulisci il peperone e taglialo a metà. Frulla una metà in modo da ottenere una crema e taglia a pezzetti la metà rimanente.
Aggiungi in padella la crema e i pezzetti di peperone, mescola e lascia cuocere coperto 5-10 minuti. Se necessario aggiungi poca acqua.
Nel frattempo lava bene la quinoa e lessala con l’acqua e una presa di sale per 10-15 minuti circa dal bollore, parzialmente coperta. A fine cottura spegni e lascia coperto a riposare per 5-10 minuti. E’ importante lavare bene la quinoa per evitare che abbia un sapore amaro (la saponine amare sulla superficie del seme, che lo proteggono dagli uccelli, vengono lavate con l’acqua)
Aggiungi in padella shoyu o tamari e lascia cuocere ancora 1 minuto e spegni.
Trasferisci la quinoa in padella e mescola bene. Puoi servire caldo o a temperatura ambiente come fosse un’insalata di cereale. Guarnisci a piacere con basilico fresco.
Buon appetito!
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