Basta guardarlo questo bambino, Edward Yudenich. Ha sette anni e dirige Johann Strauss, l’ouverture a The Bat. Un fenomeno, d’accordo. Tra mille bambini può capitare un grande musicista, o anche un’orchestra di qualità.
L’enfant prodige Edward Yudenich al termine dell’ouverture di Johann Strauss
A Cremona ai bambini non si pensa: rappresentano “l’investimento” sulle persone più forte, innovativo, gioioso, curioso, aperto alle novità, ai cambiamenti. Hanno la mente libera, capiscono e dicono spesso cose straordinarie. Non è un caso che non pochi grandi matematici, che hanno fanno grandi scoperte storiche, siano stati ragazzi, addirittura studenti delle medie superiori! E pure tra gli scienziati più innovativi non mancano i giovanissimi.
Cremona sceglie la tradizione consolidata, ma senza alcuna chiarezza. Museo del violino con laboratori e auditorium ecc.: ottimo. Ma il programma, il progetto scientifico, le attività? Quando ne sapremo qualcosa? Chi paga? L’inaugurazione è stata fatta solo ora, prima che sia chiaro il contesto in cui vivrà il Museo, in sinergia, si suppone, con la liuteria cremonese, con le scuole, il mondo della musica non solo locale. Ma che rapporto ci sarà tra il Museo e l’economia cremonese? Qual è il radicamento di quel Museo? Che opportunità, quali flussi economici e quali opportunità di lavoro può creare il Museo donato da Arvedi? Arvedi, importante socio di Siemens, malgrado tutto quel che abbiamo qui detto più volte, ha assunto dei lavoratori. Il Comune ha pensato a creare le condizioni, attorno al museo del violino, perché questa struttura diventi cuore pulsante della cultura e anche dell’economia, che entra ovunque?