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Io non ci finirò mai così

Da Laconiglia

[colonna sonora di questo post: be a man - aqua]
E' un attimo.
Sei in macchina, in mezzo al traffico, seduta nel lato passeggero e senti il traffico delle altre vetture che quasi ti preme addosso attraverso le portiere dell'auto, al tuo fianco, c'è il tuo ragazzo che guida, impreca, e in quel momento tutto ti sembra estraneo.
Come ci sei finita qui, a sentire un ragazzo che sbraita contro il traffico, il tempo che scorre, il ritardo accumulato e il semaforo sempre rosso?
E in quell'istante, in quell'attimo in cui sei spaesata ecco che senti la tua voce di sedicenne dirti 'io così non ci finirò mai'.
Che poi alla fin fine la tua voce di sedicenne non è poi così diversa dalla tua voce di ventottenne, però tu vi cogli quella sfumatura di chi non sa ancora nulla della vita, di chi ha tutto di fronte e ancora non sa cosa c'è li fuori. Non sa nulla del traffico e dei fidanzati che sbraitano.
A sedici anni sei come un giocattolo appena levato dalla scatola, e sei il preferito del bimbo e sprezzantemente dici 'io non finirò mai nell'angolo come quelli li' osservando la pilòa di vecchi giochi che giacciono stanchi e polverosi in un angolo.
Io non ci finirò mai così.
Io non sarò mai come gli adulti che mi circondano, stanca e stressata, io mi godrò la vita, io apprezzerò ogni singolo momento bello e brutto, io amerò sempre teneramente il mio fidanzato, io uscirò la sera, tornerò tardi e poi la mattina sarò a lavoro fresca e riposata.
Io non perderò di vista i miei sogni, io li inseguirò fino ad afferrarli uno ad uno.
La voce da sedicenne saetta veloce nella testa, mentre fuori, ti circonda tutto ciò che mai avresti voluto. Sei stanca, sei stressata, non apprezzi per nulla il momento, ma lo odi con tutta te stessa perchè questa stupida via è così trafficata che farebbe saltare i nervi anche a qualcuno più riposato di te. Che ieri sera sei andata a dormire tardi e stamattina sei arrivata in ufficio con la stessa verve di un pesce rosso saltato fuori dalla boccia. Osservi quel ragazzo accanto a te e vorresti solo dirgli di smetterla di arrabbiarsi, perchè è inutile prendersela, è solo stress che si aggiunge allo stress e vorresti evaporare, scappare lontano, lontano dalle visite in ospedale ai parenti, lontano dalla roba da stendere, la cena da cucinare e quel cazzo di dentrifricio sempre sul lavandino che è una cazzata ma a te stressa proprio.
Abbassi lo specchietto ed eccola li, l'espressione che sul volto degli adulti ti aveva fatto dire con tanta veemenza 'io non ci finirò mai così'.
Chiudi gli occhi, ti abbandoni al sedile, cerchi di evaporare e forse ci sei quasi riuscita quando una mano copre la tua e ti stringe poco poco.
Apri gli occhi e osservi gli occhi nocciola di quel ragazzo vicino a te, che all'improvviso torna a fuoco, è il tuo ragazzo, l'ingorgo è finito chissà dove, la macchina cammina placida sopra un ponte da cui vedi un cielo rosso fuoco e dei fenicotteri che passano sopra di te.
Forse, tutto sommato, 'così' non ci sei finita. Non ancora.

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