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Ironici modelli 'espatrio

Creato il 04 maggio 2011 da Selena
Espatrio, ma parliamone!
Dopo tutti questi anni d'esperienza, ormai posso anche permettermi di dire la mia. Ora, che io abbia deciso di tornare in patria per motivi personali, non vuol dire che in patria ci staró a vita, ma almeno qualche mese cercheró di resisterci, anzi, io direi finché mio figlio non sará in grado di andare all'asilo per almeno 6-8 ore filate senza subire danno psichici di abbandono precoce, e magari chissá, fra 2 anni rifaremo le valige, io e il pupetto, e ci rimetteremo in viaggio. Faró crescere un vagabondo? Non fosse per la sua giovane etá, io giá lo farei. Ma siccome er pupo ha ancora un'etá delicata, e tanto bisogno di stabilitá, devo rallentare i tempi. Il cane ormai é abituato, lo porti dove sia e tempo di trovar posto dove far pipí e il letto dove dormire, é giá ambientato.
Ma poi chissá il futuro che mi riserva. Io comunque son giá che prometto a Gabi alcuni viaggetti, tra cui Londra, almeno un fine settimana, e vacanze in Croazia, questo per l'estate 2012. Io giá programmo, mi porto avanti!
Ma parlando d'espatrio, vorrei spiegare alcune cose. Perché tanti leggono sto blog, e altri dello stesso genere, soprattutto di donne espatriate, magari a seguito del patner, magari madri, che si lamentano, e non san dove sbatter la testa, e son stufe, son stanche, e si sentono sole, e nessuno le capisce. E insomma, sembriamo il club delle babe che spettegolano di tutto e san solo lamentarsi!
Ma il fatto é questo: non tutti gli espatri son uguali.
Hai 20 anni, prendi lo zaino, lo prepari con 4 cose utili, é estate, quindi sei leggero, parti per la prima meta che ti viene in mente (se sei italiano nell'80% dei casi é la Spagna, sicuramente Barcelona, sennó vai a Londra, giusto???), pochi risparmi, tanto vai all'avventura, e ti accontenti di tutto, avendo anche fortuna nel trovare il lavoretto che ti permette di mantenerti, condividendo un buco dove dormire in un appartamento con altri 5 compagni/e, divertendoti, conoscendo centinaia di persone in pochi mesi, pensando che la vita é proprio bella! Torni in patria, racconti la tua esperienza, sorriso durbans, abbronzatura lieve, che tanto di giorno dormivi e di notte ti divertivi, affermi che all'estero é tutto piú semplice, che in Italia non ci vuoi piú stare, che presto ripartirai, ma intanto finisci gli studi, o hai comunque impegni improrogabili, e passa il tempo e ti fermi dove sei, raccontando sta avventura, o magari, l'estate dopo, ripartendo per un'altro posto.
Ok, ma hai 20 anni, una casa, quella dei tuoi genitori, dove puoi sempre tornare, all'occorrenza, e comunque la prendi come un'esperienza a termine, non come il progetto della tua vita.
Oppure, laureato, plurimasterizzato, superdottorato, ti offrono il lavoro dei tuoi sogni, strabenpagato, e non ci pensi neanche due volte se accettarlo, fai la valigia e parti, innamorandoti, magari, poi, di qualcuno del posto dove sei arrivato, metti sú famiglia, e tutto ti va benissimo. Hai avuto fortuna, non c'è che dire.
Bene, ma vorrei parlare di noi qui, che viviamo nel paese straniero, e non facciamo parte né dell'una né dell'altra categoria, chiedendoci come ci siamo arrivati qui.
Allora, io definirei 3 modelli d'espatrio:
-quello Inglese/Tedesco
-quello Spagnolo
-quello Machimel'hafattofare!
Modello Inglese/Tedesco: espatri in una colonia inglese o tedesca, ossia, qualsiasi posto nel mondo, sicuramente al caldo, e con il mare, cose di cui gli inglesi ed i tedeschi son sprovvisti nelle loro terre d'origine, nel senso che avranno anche il mare, ma non il caldo e le palme, e si dirigono cosí in questi paesi soleggiati, con buon cibo, che possono offrire loro il paradiso in terra. Nella fattispecie, per dare un esempio concreto, Mallorca é una colonia Tedesca, Ibiza é Inglese, la Costa del Sol é Inglese, e ce ne son tante altre per tutta la Spagna..
Ecco, arrivi nella colonia, continui a parlar la tua lingua, a mangiar il tuo cibo comprandolo nei supermercati che trovi nel tuo paese ma che son presenti nella colonia, leggi i giornali che eri abituato a leggere, insomma, vivi la vita che facevi prima ma in un territorio piú comodo, avendo comunque il tuo paese a portata di volo aereo, perché tutte le compagnie Low Cost ti premurano di volo diretto, e sicuro ti dirigi anche in un posto dove conosci giá altre persone, andando a veder le partite nel pub che sembra di essere come in casa, e le feste le festeggi uguale, e le associazioni di volontariato son le stesse (che mi chiedo, le inglesi, ma lavorano mai qui in Spagna che han sempre tanto tempo libero per far volontariato o andare tutti i giorni in palestra?), hai i tuoi avvocati, medici, infermieri, ospedali, veterinari, parrucchieri,  e dopo 20 anni non hai ancora imparato una parola della lingua del paese dove sei emigrato perché tanto a che ti serve?
Insomma, lo chiamiamo espatrio questo???
Modello Spagnolo: espatri dove sia, la prima cosa che fai é trovare la comunitá spagnola presente nel luogo, condivisione di appartamento con altri spagnoli, lavoro preferibilmente con spagnoli e gente del posto ma dove si parli magari spagnolo o al massimo sia necessaria una conoscenza basica della lingua del territorio, mangiando sí i prodotti che trovi, ma cercando, il prima possibile il supermercato che ti rifornisca del Jamon Serrano, sennó muori, e comunque tua madre ogni mese t'invierá pacchi di cibo spagnolo comprato al supermercato, con tanto di lattine di Calamares en Salsa Americana, perché porino sennó patisci la fame, e chissá come fai senza la Tortilla, che comunque mangi settimanalmente nel locale spagnolo dove ti ritrovi con i tuoi amici spagnoli, parlando di quanto ami la Spagna, di quanto ti manchi, mentre intanto il tempo passa, anche tu fai famiglia, i figli parlano spagnolo, passate l'estate in Spagna, e all'estero, se non ti hanno offerto un lavoro previo, di solito sei 1-insegnante di spagnolo nella scuola Cervantes, 2-cameriere/cuoco/apri un locale di Tapas, 3-ballerino/a di flamenco. (per tutto questo, guardate i programmi Españoles por el mundo, e Callejeros Viajeros, e ve ne farete un'idea ben precisa - che poi, detto tra noi, a me sti programmi di spagnoli contenti e felici per il mondo, che han fatto fortuna, mi sembrano solo una bella propaganda all'espatrio - ma Mr. B. non ha pensato, in Italia, a farla???)
Modello Machimel'hafattofare!: espatri a caso, o segui il patner, o sei espatriato e hai conosciuto uno/a e decidi che quello é il tuo grande amore e bisogna provarci. Anche se laureata accetti qualsiasi lavoro ti capiti per andare avanti, anche se la lingua la sai meglio degli indigeni. Siccome nella maggior parte dei casi la coppia é mista, e tu sei la straniera, in casa si vive alla maniera del patner, ossia quella del paese dove vivi, e dell'Italia ne parli sempre meno, prendendo usi e costumi del paese ospitante, cercando di capire come sopravvivere, facendoti mille paranoie sul perché non riesci ad avere delle amiche, una vita sociale decente, anzi, una vita sociale e basta, e rimpiangi e pensi con nostalgia alla tua vita precedente e magari anche a qualche possibilitá di lavoro persa per seguire sto amore impossibile, magari che va bene, magari no. Se fai figli spesso ti ritrovi a crescerli da sola, chiedendoti come sarebbe avere i nonni vicino, e le amiche pure. Vuoi amare il paese che ti ospita, peró purtroppo la gente sempre ti ricorda che sei straniera, e quindi non riesci a farlo, anche mettendoci tutta la tua buona volontá, arrivando, un giorno, a pensare che o mandi tutto a quel paese e te ne vai per la tua strada cercando cosí di salvaguardare la tua salute mentale e fisica, o accetti l'essere straniera a vita, sapendo che ti prenderanno in giro sempre per le stesse cose (pizza, mandolino, spaghetti, la Carrá...), facendo finta di essere sorda per non dare un calcio in culo a qualcuno.
Poi c'è la categoria che potrei definire dei Sognatori: quella, magari, degli italiani, spesso son una coppia, che mollano tutto e con pochi risparmi vanno all'estero pensando di far fortuna, cercando contatti solo tra italiani, all'inizio, per chiedere lavoro, e farsi spiegare come funzionano le cose. Appena capiscono il sistema, cercano di proporre e di mettere in piedi qualcosa, perché loro hanno sempre idee eccezionali e che li faranno diventare ricchi in pochissimo tempo, ritrovandosi, anno dopo anno, sempre nella stessa situazione, ossia, sempre alla ricerca di un pollo da fregare!

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