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Knicks, un anno per ripartire

Creato il 06 agosto 2013 da Basketcaffe @basketcaffe

Terminata un’altra deludente stagione con l’uscita al secondo turno per mano degli Indiana Pacers, i New York Knicks si sono subito messi in moto quest’estate per migliorare il roster e dare a coach Mike Woodson una squadra che può competere per il titolo, cosa che non succede da troppi anni ormai: infatti dopo le finali NBA perse nel 1999 per mano degli Spurs e le finali di conference dell’anno successivo contro i Pacers, perse anch’esse, dagli anni 2000 ad oggi la squadra non è riuscita ad andare oltre il secondo turno nei playoff. Il lavoro condotto fino ad ora dalla squadra di New York in offseason è stato molto buono, sono giunti giocatori del calibro di Metta World Peace e Andrea Bargnani che, oltre ad avere grande talento, sono molto funzionali e vanno a coprire dei ruoli, per le loro caratteristiche, che erano rimasti scoperti.

L’ex Lakers è un ottimo difensore nonchè un giocatore capace di prestazioni esaltanti nei momenti che contano, basti ricordarsi gara 7 delle finals 2008 tra Lakers e Celtics dove si è reso protagonista, mentre il Mago può finalmente rilanciare la propria carriera dopo 7 anni ai Raptors con pochi alti e molti bassi. New York può essere la piazza giusta per lui sia perchè viene inserito in un contesto di gioco adatto alle sue caratteristiche sia perchè non avrà così tutto il peso della franchigia sulle sue spalle. Bargnani fa delle sue doti principali il tiro dalla media-lunga distanza, ma anche le penetrazioni grazie ad un ottimo palleggio e alla sua statura, andrà ad occupare il ruolo di ala grande che, sulla carta, viene attribuito ad Amar’e Stoudemire; qui la dirigenza dei Knicks dovrà prendere una decisione perchè non può permettersi un contratto come quello dell’ex Suns da oltre 20 milioni per tenere il giocatore in panchina.

I NYK spenderanno 72.359.550 dollari il prossimo anno per gli stipendi e considerando che la prossima estate scadono i contratti dello stesso Stoudemire, ma anche di Anthony e Chandler, è plausibile che si possa prendere in considerazione l’idea di cedere Stat, visto che l’amnesty clause è già stata usata a suo tempo per Chauncey Billups. Nonostante tutto la franchigia della Grande Mela quest’anno può essere competitiva anche senza Stoudemire, un quintetto con Chandler, Bargnani, Anthony, Shumpert e Felton e una panchina con una star come JR Smith, ma anche gente come World Peace, Pablo Prigioni e Kenyon Martin (entrambi riconfermati) può riportare i Knicks ai vecchi fasti. Se poi coach Woodson riesce a reintegrare il già citato Stat i Knicks non hanno che da guadagnarci, perchè stiamo sempre parlando di un giocatore che può spostare gli equilibri.

Il primo anno ai Knicks di Stoudemire è stato ottimo, poi le cose sono cambiate da gennaio dell’anno successivo con l’arrivo di Carmelo Anthony con il quale i rapporti non sono mai stati idilliaci e di conseguenza la compatibilità in campo. Quest’anno sarà fondamentale per il futuro della franchigia sia per motivi economici sia per non vedersi liberare gratis le sue stelle: il momento per i New York Knicks è adesso, con gli occhi di un intera città puntati addosso quest’anno non possono essere tradite di nuovo le aspettative dei tifosi.


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