Magazine Basket

Kyle Lowry, un inizio promettente

Creato il 06 gennaio 2012 da Basketcaffe @basketcaffe

Il venticinquenne playmaker da Philadelphia non era mai stato prima d’ora un trascinatore e neanche un vero protagonista nelle squadre in cui ha giocato; l’inizio di questa nuova stagione, però, sembra aver regalato a Houston un uomo guida, capace di trascinare i suoi a suon di assist, ma anche punti e rimbalzi.

Kyle Lowry, lo scorso anno aveva già fatto intravedere parte del suo potenziale quando coach Adelman gli aveva affidato le chiavi della squadra chiudendo a 13.5 punti, 6.7 assist e 4.1 rimbalzi di media (migliori numeri della carriera ovviamente). Quest’anno però è diventato veramente un leader che insieme a Scola e Martin guida i Rockets: quasi raddoppiate le cifre nella casella assist, 10 a partita, senza dimenticare i 15.3 punti ed i 6.2 rimbalzi, vero e proprio lusso per un playmaker di soli 183cm! In tutte le partite disputate sin’ora, Lowry è decisamente migliorato, in particolar modo nella gestione dei possessi e nelle scelte di tiro.

Contro gli Spurs ha sfiorato la tripla-doppia (16+9+8), portando i suoi alla vittoria (2-4 il record non esaltate di Houston); mentre nella successiva vittoria contro gli Hawks, dove è inceppato in una pessima prestazione al tiro (0-6 e soli 2 punti), ha saputo esser più che decisivo, distribuendo la bellezza di 18 assist (career-high) a Kevin Martin&Co, bravi nel capitalizzare le sue invenzioni. Niente ha potuto in quel di LA dove, pur segnando una doppia-doppia da 22 punti e 10 rimbalzi (condita da 9 assist e 2 recuperi), ha dovuto arrendersi ai Lakers.

Lowry è apparso pienamente padrone del gioco, sa prendersi responsabilità al tiro quando vede i tiratori in pessima giornata e, allo stesso tempo, sa dettare i tempi mettendo in ritmo i suoi compagni al momento giusto. A dir poco impressionante la stoppata che ha rifilato nel match del 31/11 contro Atlanta. Per maggiori dettagli chiedere a Jannero Pargo, vistosi letteralmente depredato della palla quando stava per appoggiare un comodo lay-up in transizione. Una e vera propria scossa emotiva per Houston, come solo un veterano dal nome Derek Fisher saprebbe fare.

La stagione è ancora lunga, ma il secondo posto nella classifica degli assist (insieme a Calderon e dietro solo a Rondo) sembra essere premonitore: Kyle Lowry si candida ufficialmente al premio di Most Improved Player 2012!

Questa è solo una delle tante giocate spettacolari fatte quest’anno:



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :