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L'intolleranza

Creato il 02 agosto 2013 da Selena
Dopo aver letto il post di mammaebabbo mi son messa a pensare alle uscite con Pupone. Il fatto é che non é dove vivi, la nazione in cui ti trovi, il problema é che la gente é intollerante.
Sembra che i bambini di oggi debbano essere tutti perfetti. Come nascono devono imparare l'educazione. Che poi, qual'é il concetto di educazione? Se la donna al parco giochi ha la sfacciataggine di prender mio figlio per il braccio e strattonarlo solo perché é immobile e non si muove per far passare il suo adorato bambino, se la donna nel ristorante urla perché infastidita da bambini che girano per i tavoli, qual'é l'educazione che vogliono insegnare?
In Italia per forza di cose ovunque andassi mi portavo Pupone dietro. Come detto non l'ho portato ai concerto solo perché non lo ritenevo il posto adatto a lui, ma ad Udine, al concerto dei Metallica, ho visto famiglie con bambini, un pó piú grandi di Pupone, ed ho pensato che fosse stupendo. Comunque, pizzerie, ristoranti, qualsiasi posto in cui sia andata lo portavo, e posso assicurare che non sempre sia stata una cosa divertente, perché un bambino, soprattutto se attivo, non sta seduto per tutto il tempo, ed io mi ritrovavo a cercar di farlo interessare a qualcosa, portando giochi che cadevano, correndogli dietro, cercando di farlo mangiare, e pure seguendo una conversazione con chi era presente con me.
Certo, é piú facile quando chi sta seduto al tavolo aiuta nell'impresa. Se peró ti ritrovi con gente a cui queste cose non interessano, il risultato é una madre stressata che non vede l'ora di andarsene a casa.
Ho avuto pranzi con amici con cui non ho quasi scambiato parola con gli adulti, ma solo con Pupone ed aventuali altri bambini. Ho assistito a cene che visto il gran disinteresse delle persone presenti verso mio figlio, che ovviamente richiedeva quasi tutta la mia attenzione, mi han fatto pure pensar di dire "scusate me ne vado perché il bimbo ha sonno"  anche se erano le 8 di sera....
Peró ho anche avuto la fortuna di andare in posti in cui i bimbi erano ben accetti. Un locale alternativo di Gorizia in cui tutto si poteva toccare, tutto era fatto per adulti e bambini. E non si pensi a giochi per bimbi! Un locale molto alternativo, con musica rock e metal, con gente borchiata o dark. Ebbene, io da giovane andavo in una disco cosí, quindi pensiamo, si cresce e si fan figli, e questo mica significa che le passioni cambiano! Quindi se vuoi continuare ad essere quello che eri devi organizzarti. E questo posto, un circolo, l'ha fatto!
Continui ad ascoltare la musica che ti piace, bevi birra, parli, mentre i tuoi figli possono saltare su dei vecchi divani, giocare a palla, con lo skate, correre, urlare, e puoi pure portarti una pizza e nessuno ti dice niente!
Tolleranza. Educazione. Questo é il concetto. Che se vuoi divertirti con tuo figlio devi trovare il posto per farlo. E soprattutto aver la fortuna di trovarlo, il posto giusto.
Qui a Nerja, invece, i bambini sono al centro di tutto, perché non é solo un posto turistico in cui ci vengono anche famiglie con bimbi, ma perché qui é normale avere 2 o piú figli. E la sera, o meglio, a tutte le ore, senti voci e urla di bambini, per strada, nei parchi,  dalle finestre degli appartamenti, e nessuno si lamenta.
Se esci nessuno ti chiederá mai "porti tuo figlio?"come fosse un problema. Qui ti porti i figli ovunque, e se sei seduto al tavolo e tuo figlio corre in giro gli urli di fermarsi. Nessuno si scandalizza.
L'intolleranza ormai é ovunque, parlando solo come madre, occhiatacce, sussurri, critiche, quante me ne son sentite? Che mio figlio non é educato, che non saluta, che deve comportarsi meglio, che deve star fermo, che non deve urlare, che i loro figli mai e poi mai si sarebbero permessi di comportarsi in quella maniera.
Forse noi siamo i figli di quell'educazione rigida con cui ci ha cresciuto la generazione precedente alla nostra, e di certo prima di aprir bocca e beccarci un urlo o uno schiaffone ce lo pensavamo due volte. Non ci alzavamo dal tavolo prima di chiedere il permesso per farlo e nei ristoranti non ci era permesso allontanarci di un metro dai nostri genitori. Siamo anche quelli che le sberle arrivavano per ogni cosa che non fosse ritenuta convenzionale.
Forse é anche colpa nostra che non vogliamo crescere nella stessa maniera, e quando sentiamo i nostri genitori dire "una sberla non ha mai fatto male a nessuno" noi ricordiamo perfettamente il male che ci ha fatto, e non per questo siamo persone migliori.
E allora cresciamo i figli con maggiore tolleranza, cercando di non usare la violenza, come ci insegna la pediatria moderna, e lasciando che si esprimano a loro maniera.
Poi sento esempi di chi ha cresciuto il figlio con totale libertá, senza regole, e se n'è pentito, "la  cosa non funzionava".
Ci vuole equilibrio, tra rigiditá e tolleranza, che non significa la sberla quando é necessaria, a quello non si deve arrivare, ma neanche urlare e diventar scemi per correre dietro ai propri figli per concedersi il lusso di mangiare in un ristorante.
Peró...peró c'è da dire che se magari esci con la gente giusta, che non solo s'interessa a te ma anche ai bambini, che non lascia tutto il peso ai genitori ma ritiene i bambini come parte del gruppo, magari la situazione risulta piú semplice.
Bisogna aggiungere che se i locali si attrezzassero meglio,  se rendessero la vita piú semplice alle famiglia, non sarebbe male. Che di certo non parlo di una discoteca, ovvio che una famiglia li dentro non ci va. Ma i bar, i ristoranti, non dirmi che é tanto difficile adibire una piccola area per bambini, o magari anche solo dividere il locale per famiglie e non famiglia. Non é ghettizzare, come penserebbe qualcuno, ma solo far capire "se ti siedi qui avrai un bimbo accanto, sei avvisato, poi non lamentarti".
Ma forse é sempre la solita risposta che mi do, si potrebbe fare e risulta anche semplice, ma visto che non é cosí forse tanto semplice non lo é. E forse siamo tutti ormai troppo intolleranti che passiamo il tempo a criticare invece di pensare a come organizzarci una vita migliore, per noi, per gli altri. Peró se la soluzione é far si che le famiglie si chiudano in casa finché non avranno figli degni di stare in societá, beh, che dire...io di certo non lo faró!

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