Le Finals Nba sono arrivate a gara-2, Miami ed Oklahoma sono in parità. La prima sfida è andata agevolmente ai Thunder, nella seconda Miami è riuscita a pareggiare, portando la serie in Florida con il vantaggio del fattore campo, prima nelle mani di OKC. Da molti questa finale era stata etichettata come quella dello scontro fra i Big Three: James-Wade-Bosh versus Durant-Westbrook-Harden! Le stelle non hanno deluso le attese con il trio di Miami che nelle prime due gare ha realizzato poco più di 65 punti a partita, e quello di OKC che ne infilati addirittura 72 di media.
Decisivo però fino ad ora è stato l’apporto dei gregari, pronti a fare il lavoro sporco, a sbucciarsi le ginocchia, “lottando fino all’ultimo respiro“, come ha detto coach Spoelstra motivando i suoi prima della partita della scorsa notte.
Nella vittoria dei Thunder in gara-1 infatti, sono risultati determinanti Serge Ibaka, Nick Collison e Thabo Sefolosha. Lo spagnolo di passaporto è stato molto incisivo con una prova da 10 punti e 6 rimbalzi; essenziale anche Nick Collison, soprattutto sotto i tabelloni, catturando 10 “rodmans” di cui la metà in attacco; ma l’X Factor nella vittoria di OKC è stato senz’altro lo svizzero ex Biella Thabo Sefolosha, che oltre a realizzare 9 punti ha difeso in maniera sublime su Lebron James, limitandolo nell’ultimo quarto, e risultando così decisivo nell’allungo finale dei Thunder.
Per quanto riguarda gli Heat la grande sorpresa arriva da Shane Battier, che fino ad ora nelle sue prime Finals viaggia a 17 punti ad incontro. L’ex Grizzlies e Rockets nella sua carriera Nba non è mai stato un grande realizzatore, ed infatti lo dimostrano anche le cifre che dicono appena nove punti di media nei 10 anni di onorata carriera tra i Pro. In queste finali sta sfoderando giocate offensive davvero importanti, per quantità, qualità e senso scenico, soprattutto grazie ad una percentuale mostruosa nel tiro da tre punti (70%, con 4 bombe realizzate in gara-1 e 5 in gara-2), unica freccia in faretra dell’ex Duke, che però non sta sbagliando un colpo!
Nel successo di Miami è stato fondamentale anche l’apporto di Chalmers, Haslem (una stoppata clamorosa), James Jones (un canestro importante) ed il rookie Norris Cole che ha retto bene il campo dimostrando una volta di più i propri attributi.
Con le sei stelle che si stanno annullando per fatturato complessivo, il ruolo dei gregari sembra essere decisivo. Ora la serie si sposterà in Florida, chissà chi potrebbe salire al proscenio alla “Triple A”… non ci resta che attendere e goderci il resto della serie.