Prossimi, prossimissimi alla Pasqua, e quindi volano le colombe, zompettano i coniglietti e scovano uova e pulcini. Ambienti bucolici e georgici rallegrano tavole e dintorni, lanciando temi obbligatori di fiorellini, erbette e piccoli animaletti saltellanti. E ritornano i riti: un po’ come a Natale, immancabile la colomba, ma ancor di più le uova di cioccolato, di cui gli esercizi commerciali fanno bella mostra già da diversi giorni, ingombrando vetrine e banconi di proposte che ricalcano le orme di cartoon e personaggi dei fumetti, o che attestano la popolarità delle prestigiose case cioccolatiere.
Le più belle, però, rimangono sempre quelle artigianali: l’odore del cioccolato che avvolge i laboratori, pervadendo i banconi delle pasticcerie, la bellezza della rotondità e della lucidità delle forme lavorate, le decorazioni di pasta reale, di zucchero o di cioccolato stesso che arricchiscono il rivestimento; l’idea della sorpresa, a volte anche commissionata ad hoc per stupire, sono i pregi che fanno delle uova artigianali la differenza.
Le varianti cioccolatose sono da coma diabetico: bianco, fondente, al latte, bianco con praline, bianco rivestito di granella, fondente con nocciole, al latte mandorlato, bianco con riso soffiato, fondente con caffè, marmorizzato e via via, dove la fantasia porta questi maestri cioccolatieri.
Per quelli che avessero delle velleità simili, potrebbe essere il momento buono per provare. Fondamentale, per cominciare, avere gli stampi a forma di uovo (e direi ovviamente!), meglio in plastica semirigida, perché se il cioccolato non sarà perfettamente temperato, avrete modo di staccarlo con un sapiente gioco di leve! Dovrà essere perfettamente asciutto e pulito (quindi al bando detersivi troppo profumati) e a una temperatura di 20 gradi ( più freddo sarà lo stampo, più opaco risulterà il cioccolato).
Avrete quindi capito che il cioccolato, meglio se di ottima qualità, andrà temperato (quindi portato a una temperatura adatta per poterlo modellare). Preferite cioccolato con il 35% di burro (i pasticcieri sapranno ben consigliarvi) e stendetelo con uno spessore maggiore di quello che trovate in commercio (dopo sarà anche più piacevole mangiarlo, fidatevi!).
La gallina non ha fatto l’uovo? Tranquilli: siete ancora in tempo per andare a prenderlo nella vostra pasticceria di fiducia!