Non sono ormai molto informata sui programmi televisivi per bambini. Infatti il mio nipote più piccolo ha quasi 11 anni, vive in un’altra città e, a parte qualche cartone animato, preferisce il computer, come tanti coetanei. Mi accade tuttavia di ascoltare i giudizi critici di altre nonne. Quando i nipotini sono a casa loro e chiedono di vedere la TV è difficile trovare un programma “decente” per intrattenerli. Meglio così, viene da pensare (un po’ acidamente!), potranno leggere o giocare con i nonni, ma è chiaro che la televisione, gestita con equilibrio, fa parte anche del loro tempo libero.
Per verificare l’opinione negativa delle amiche, ho cercato, come al solito, un’indagine sull’argomento. Ne ho trovata una * che risale all’estate e in sostanza concorda con le impressioni “a pelle”. Lo studio è di Focus in Media, osservatorio della Fondazione per la Sussidiarietà. (…) offre una fotografia dei programmi tv per bambini da 0 a 14 anni, tenendo conto del processo di digitalizzazione, della moltiplicazione dei canali tematici dedicati ai target pre-scholar e scholar (sia free sia pay), della pluralità dei player e dei prodotti, dei generi e dei formati in programmazione (dall’animazione alla live-action, al tutorial)*
Tanto per cominciare ci fa sapere che l’Italia è uno dei Paesi europei che presenta il maggior numero di canali tv dedicati ai bambini (oltre 20) pari a Regno Unito, Spagna e Germania, ma con una disponibilità di investimenti limitata e una televisione poco accattivante. Infatti a fronte di un’offerta così abbondante non si riscontra un’analoga qualità dei contenuti, al contrario si evidenzia una limitata disponibilità di investimenti: i palinsesti della tv per i bambini sono fortemente ripetitivi; si ricorre per lo più a format stranieri, le linee editoriali sono poco differenziate e si recuperano prodotti vintage.
E, tra queste produzioni straniere (quelle nazionali non superano il 5% contro il 19% della Francia), un dato allarma in particolare i genitori: la crescente presenza di novelas sudamericane e sitcom. Allarma anche noi nonne e induce alla prudenza. Consiglierei, quando ospitiamo i nipotini, di chiedere precise istruzioni a papà e mamma sui programmi da scegliere per i piccoli. Ricordiamoci sempre che le scelte educative sono di loro competenza!
*http://www.bimbisaniebelli.it/
Archiviato in:Attualità, Cura dei nipoti, Educazione e scuola